Un tesoro che racconta la memoria di una comunità ha trovato oggi nuova vita. L’Archivio Capitolare di Mesagne, tra le raccolte documentarie più antiche e preziose della città, è stato presentato al pubblico in una veste del tutto rinnovata: ora è accessibile online, pronto ad aprire le proprie pagine a studiosi, cittadini e curiosi. Per consultarlo si può cliccare su uno spazio dedicato all’interno del sito internet museodartesacramesagne.it. Il sito internet è stato implementato dall’associazione Vesta APS.
La presentazione del progetto si è svolta questa sera nella suggestiva cornice della Chiesa di Sant’Anna in Piazza Orsini del Balzo, con l’iniziativa “Nel cuore del Cuore: l’Archivio Capitolare di Mesagne”, promossa dalla Parrocchia di Tutti i Santi e sostenuta dal Comune di Mesagne. Il progetto si inserisce nel percorso di “Mesagne Capitale della Cultura di Puglia 2023” e si pone l’obiettivo di rendere disponibile a tutti un patrimonio che custodisce secoli di storia locale.
Il lavoro ha riguardato l’aggiornamento delle schede archivistiche e dell’inventario redatto per la prima volta nel 1957 dal compianto prof. Rosario Jurlaro, oltre alla loro trasposizione digitale all’interno della piattaforma CEI-Ar. Non si tratta di un semplice riordino, ma di una vera apertura verso il futuro: sono stati infatti digitalizzati documenti di eccezionale rilievo come quarantasette pergamene del fondo diplomatico, catasti onciari, il manoscritto Messapographia di Diego Ferdinando e il bilancio della festa del Carmine risalente al 1795-1796.
Il progetto è stato realizzato con l’autorizzazione e la supervisione della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia. La cura scientifica è stata affidata all’archivista Vito Carlo Morciano, accreditato presso la CEI, sotto la direzione di Katiuscia Di Rocco, responsabile della Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo”.
Durante l’incontro, la stessa Di Rocco ha sottolineato come un’attenzione di tale livello non fosse mai stata riservata prima all’Archivio Storico di Mesagne, mentre l’arciprete Don Gianluca Carriero ha ricordato la portata di questa raccolta che attraversa i secoli, dalla fine del Quattrocento fino al 1985. Ha inoltre espresso gratitudine verso gli arcipreti Don Daniele Cavaliere e Don Angelo Cavaliere, custodi di questo patrimonio in epoche precedenti, evidenziando il valore dei registri di battesimo dal 1527 fino a oggi e dei catasti cittadini che descrivono la vita e le famiglie mesagnesi tra il Cinquecento e il Settecento.
Il funzionario della Soprintendenza Archivistica della Puglia, Andrea Magistrale, ha messo in luce l’importanza della tutela dei beni storici, mentre Morciano ha illustrato le fasi della digitalizzazione e il significato di questa operazione che restituisce a tutti un patrimonio di identità collettiva.
Il progetto rappresenta un passo decisivo nel rapporto tra la città e le proprie radici: i documenti non rimarranno più chiusi negli scaffali, ma potranno essere consultati ovunque, trasformando la memoria in risorsa viva e condivisa.