19 maggio 2012. Ore 7.45. Un rumore assordante fermò il vociare degli studenti del “Morvillo-Falcone” in attesa di entrare a scuola. Una bomba fatta scoppiare davanti all’ingresso si portò via la vita della giovane Melissa Bassi. Tutt’intorno quaderni, zaini e i resti di alcuni bidoni per i rifiuti deflagrati con le bombole di gas. Ambulanze, grida e pianti segnarono quel sabato mattina di otto anni fa. Queste istantanee rimarranno per sempre nei nostri ricordi e riaffioreranno ogni qual volta visiteremo quel luogo. Un posto diventato simbolo della malvagità umana e del sacrificio di una giovane vita. Oggi mamma Rita e papà Massimo hanno posto un fascio di fiori per ricordare la loro bambina, 16 anni per sempre. Sul posto il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, all’epoca consigliere di opposizione e l’assessore del comune di Mesagne Anna Maria Scalera. Furono giorni in cui Mesagne e Brindisi diventarono centro del mondo. Tutti guardarono alla nostra città a volte criticandola e offendendo. Dopo le indagini e l’arresto del responsabile diventò chiaro che tutta quella malvagità nacque da una mente malata che ancora oggi sta pagando la sua colpa.
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