Il 2 giugno del 1946 con il referendum istituzionale e per la prima volta con voto a suffragio universale, il popolo italiano decretò la nascita della Repubblica. Fu una svolta determinate per il paese dopo un’estenuante guerra e la lunga dittatura fascista.
L’avvio della Repubblica rappresentò il risorgere dell’Italia: con notevole slancio d’orgoglio il popolo italiano seppe riprendere con coraggio e decisione le redini del proprio destino costruendo istituzioni moderne e rinnovate che costituiscono ancora oggi garanzie di libertà e partecipazione democratica.
La Repubblica Italiana fu una grande conquista che i Padri Costituenti vollero consolidare solennemente nella Carta Costituzionale introducendo l’ultimo articolo, il 139° che stabilisce che la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.
Anche in un momento difficile e complesso come quello determinato dalla pandemia del Coronavirus con i suoi lasciti di sofferenza, lutti e difficoltà economiche, i valori costituzionali della Repubblica rappresentano i riferimenti basilari che sono alla base della convivenza civile del nostro paese.
I diritti inviolabili dell’uomo, i doveri inderogabili di solidarietà, l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge senza distinzioni, il dovere delle Istituzioni, sia a livello centrale che locale di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, il contrasto ad ogni forma di discriminazione, il diritto al lavoro e la promozione delle pari opportunità costituiscono alcuni tra i principi fondativi della nostra Repubblica ai quali fare riferimento anche in situazioni complesse e difficili.
Il 2 giugno quindi non è solo una data celebrativa, ma anche l’occasione per ricordare le radici fondative da cui proveniamo e per riflettere sul nostro essere parte attiva di un processo democratico e partecipativo che ci permetta di affrontare al meglio, con spirito propositivo, le sfide e gli impegni che riguardano la nostra comunità nazionale e locale.
Viva la Repubblica, Viva la Costituzione.
ASSOCIAZIONE DI VITTORIO MESAGNE