Poteva avere altri e più gravi sviluppi l’incendio delle autovetture che si è consumato la notte scorsa, ma grazie all’intervento dei poliziotti e dei vigili del fuoco tutto si è risolto per il meglio. Nel giro di poche ore è stato individuato anche il presunto autore dell’atto incendiario. Grazie ai riscontri, alle testimonianze e ad alcune telecamere private gli investigatori hanno chiuso il cerchio intorno al piromane. L’uomo sarebbe il fratello del cognato del proprietario di una delle auto coinvolte nell’incendio. Tra le ragioni che hanno causato l’atto ci sarebbe una lite scoppiata la sera prima tra i due cognati sfociata nell’attentato incendiario di questa notte. Nel comunicato stampa del Commissariato di Mesagne i particolari della vicenda:
“Alle ore 00:15 odierne, perveniva sulla linea 113 una chiamata per un intervento in via Bologna per l’incendio di un’autovettura. La pattuglia di volante giunta sul posto si trovava dinanzi il seguente scenario: due auto completamente avvolte dalle fiamme, la facciata di due civili abitazioni, una posta al pian terreno e l’altra al primo piano completamente lambite dalle fiamme ivi propagatesi, un lampione della pubblica illuminazione ed alcuni cavi dell’enel danneggiati, una terza auto, una fiat 500, il cui porta targa si scioglieva a causa del calore. La priorità diventava soccorrere le persone intrappolate all’interno delle abitazioni che, non potendo uscire, chiamavano il 113 per chiedere aiuto. Dopo che i vigili del fuoco domavano le fiamme, si soccorrevano tre persone portandole all’esterno dove era presente personale del 118 che prestava le cure. I vigili del fuoco non riscontravano tracce di dolo sul luogo del reato. Un dato era certo: l’auto presa di mira dall’ignoto piromane era la Fiat Punto, in uso ad un operaio del settore privato, ventinovenne del posto, incensurato. Da qui le fiamme si erano propagate sulla Citroen Saxo parcheggiata davanti e si erano poi estese sugli immobili e su tutto ciò che avevano “incontrato”. L’immediata attività di indagine avviata dagli investigatori di questo Commissariato escludeva l’accidentalità del fatto. Al contrario, più si ascoltavano persone in grado di riferire elementi utili, più si comprendevano le dinamiche familiari nell’ambito delle quali era maturato il gesto. L’operaio mesagnese, la sera prima, aveva avuto un litigio con il cognato con il quale vi erano pregressi dissapori e con il fratello di quest’ultimo, il quale, prima della mezzanotte, a bordo dell’auto di proprietà del germano, giungeva nei pressi dell’abitazione della vittima dove compiva il fatto. Le immagini di un sistema di videosorveglianza privato acquisite da questi investigatori, consentivano di ricostruire la dinamica del fatto-reato ed addebitarne la responsabilità al fratello del cognato della vittima, un mesagnese, classe ‘79, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio. Le indagini non sono state semplici a causa della ritrosia dei diretti interessati a riferire dei datati screzi di natura familiare. La vittima, infatti, più volte interpellata aveva negato di avere problemi con chicchessia di qualsiasi natura e non riusciva a spiegarsi da dove provenisse questo atto intimidatorio e perché. Solo la lunga e paziente attività di riscontri, di ascolto e ricerca delle prove ha consentito il risultato odierno: l’individuazione dell’autore del reato di incendio doloso ed il suo deferimento all’A.G. Le indagini proseguono per l’accertamento di eventuali responsabilità di altri correi”.
Il primo cittadino ha inviato un messaggio di gratitudine alla dott.ssa Cotardo, dirigente del Commissariato mesagnese, per l’operazione celere ed efficace messa in campo dai poliziotti:
“Il sindaco e l’Amministrazione Comunale esprimono gratitudine alla dott.ssa Rosalba Cotardo e a tutti gli uomini del Commissariato di P.S. di Mesagne per la tempestività con cui hanno assicurato alla giustizia i presunti colpevoli degli attentati incendiari della scorsa notte a due autovetture in via Bologna. Il sindaco e l’intera Giunta sono certi che la sicurezza e la legalità nella nostra città debbano molto alla prontezza con cui vili gesti come questi vengono perseguiti in tutti gli episodi passati e recenti”.