Uno degli elementi fondamentali se si vuole realmente superare una marginalità di questo territorio è quello di potenziare notevolmente la dotazione infrastrutturale.
La Regione Puglia avrà il compito di battere i pugni sul tavolo per ottenere dalle Ferrovie dello Stato collegamenti più rapidi e frequenti, così come si dovrà lavorare per reperire risorse a sufficienza per migliorare la rete stradale, soprattutto nel collegamento tra i due mari che bagnano la nostra regione.
Ma c’è anche tanto altro che dipende dalla capacità degli enti chiamati a rilasciare autorizzazioni a non continuare ad attardarsi, come purtroppo è accaduto sino ad oggi.
E’ il caso, ad esempio, del porto di Brindisi dove da anni sono disponibili cospicui finanziamenti inutilizzati e destinati a creare nuove banchine e strutture a terra per l’accoglienza dei passeggeri. A trarne giovamento da un incremento del traffico crocieristico sarebbe l’intera provincia e soprattutto i comuni che dispongono di centri storici particolarmente suggestivi ed appetibili dal punto di vista turistico.
Il riutilizzo della banchine, del nastro trasportatore e dei grandi capannoni per lo stoccaggio del carbone della centrale Federico II, invece, potrebbe risultare utilissimo per creare una delle più grandi aree doganali (con annessa zona franca) del Mediterraneo. La proposta, già strutturata, è stata sottoposta anche ad esponenti del Governo dalla CNA di Brindisi e fatta propria dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale. Si tratta, a questo punto, di affidare la regia alla Regione Puglia per convincere il Governo a puntare su Brindisi per il potenziamento dei traffici mercantili nel bacino del Mediterraneo.
Risulta strategico per l’intera provincia, inoltre, un rilancio dell’aeroporto del Salento dopo la crisi determinata dalla pandemia da covid 19 che, purtroppo, continua a provocare danni. Senza collegamenti aerei frequenti e ramificati, infatti, l’intero tessuto produttivo del Brindisino ne risentirà pesantemente, così come il comparto turistico-ricettivo.
Infine, ma non certo per ultimo, occorrerà concretizzare interventi infrastrutturali già finanziati per integrare l’offerta ferroviaria e stradale con quella aerea, facilitando l’accesso allo scalo aeroportuale e rendendolo raggiungibile anche da chi non dispone di un’auto.
Questo e tanto altro sarà il lavoro che insieme dovremo svolgere, potendo contare su un governo regionale guidato dal Presidente Emiliano e sulla presenza di rappresentanti autorevoli della nostra provincia.
Mauro Vizzino – consigliere regionale e candidato al Consiglio regionale per “Popolari con Emiliano”