Per chi ha vissuto gli anni giovanili nel dopoguerra, per chi è nato dopo l’avvio della democrazia e della Repubblica e sino ad arrivare agli adolescenti dei nostri giorni la primavera è sempre stata caratterizzata da tre ricorrenze laiche: il 25 Aprile – Anniversario della Liberazione d’Italia, il 1° Maggio – Festa dei Lavoratori, il 2 Giugno – Anniversario della Repubblica Italiana.
Non si tratta di ricorrenze banali o sorpassate dall’evoluzione dei tempi e non è un caso che siano tuttora festeggiate, in esse si racchiudono l’origine, la memoria, la storia ed i valori della nostra comunità nazionale.
Nello Statuto dell’Associazione “Amici della Di Vittorio” l’antifascismo, la storia del movimento dei lavoratori e la Costituzione repubblicana sono i riferimenti fondamentali della nostra identità associativa.
La Giornata del 25 Aprile rappresenta la libertà conquistata dal popolo italiano dopo la dignità perduta con i vent’anni della dittatura fascista, con le leggi razziali firmate dalla monarchia, con la sciagura della guerra a fianco dei nazisti. Il nesso tra la lotta partigiana di Resistenza, il 25 Aprile, la Repubblica costituzionale è il principio fondante della nostra democrazia.
Sono valori centrali anche per la società contemporanea per respingere e tenere a bada tentazioni illiberali, spinte autoritarie, dispotismi che spesso fanno capolino in forma esplicita o sotto mentite spoglie a livello nazionale e internazionale.
I tentativi meschini e strumentali di mettere in discussione questa fondamentale giornata della Libertà e dei valori che rappresenta da parte di chi non ha fatto i conti fino in fondo con la tragedia della dittatura fascista vanno respinti senza indugi ed incertezze.
Alla libertà riconquistata si ricollega anche il valore della dignità, della creazione e della difesa del lavoro soprattutto in questa fase contingente nella quale la pandemia virale ha reso più fragile l’intero sistema produttivo. È necessario, attraverso il completamento delle vaccinazioni, portare il più rapidamente possibile l’Italia fuori dall’emergenza pandemica e puntare attraverso sostegni adeguati e investimenti strategici ad una ripartenza economica nel segno dell’innovazione e del rispetto dei diritti e della sicurezza del lavoro.
La nostra Carta costituzionale riconosce il lavoro come bene sociale e impone alle istituzioni, a tutti i livelli, di compiere ogni sforzo per ampliare l’occupazione, rimuovere le cause di squilibrio tra i territori, puntare ad uno sviluppo equilibrato e sostenibile.
E la Carta Costituzionale costituisce la legge fondamentale della Repubblica Italiana che è la forma di governo che il popolo scelse il 2 giugno del 1946 nel referendum istituzionale che segnò una cesura netta con il fascismo e le compromissioni monarchiche. Oggi la Repubblica è il riferimento istituzionale più saldo del Paese, una Repubblica plurale e di garanzia istituzionale che valorizza e coordina tutte le differenze e rappresenta l’unità d’Italia.
Ci pregiamo quindi di sostenere convintamente gli alti valori rappresentati dalla tre ricorrenze ed invitiamo tutti i democratici al ricordo ed alla partecipazione nelle forme possibili alle iniziative proposte per le stesse.