Home dal Comune Rimborso Tari 2014-2017, troppi paletti nelle sentenze delle Commissioni tributarie

Rimborso Tari 2014-2017, troppi paletti nelle sentenze delle Commissioni tributarie

da Cosimo Saracino
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Sembra dipanarsi il groviglio amministrativo cresciuto intorno alla presunta restituzione Tari per gli anni 2014-2017. Molti mesagnesi hanno da sempre reclamato un presunto errore di calcolo da parte del Comune rispetto alla quota variabile applicata agli immobili pertinenziali. Secondo gli approfondimenti amministrativi commissionati dall’attuale Amministrazione comunale sembrerebbe che nulla è dovuto a quei contribuenti poiché negli anni 2014-2017 non c’è stato alcun indebito arricchimento da parte dell’Ente comunale. I fondi raccolti con quella tassazione furono impiegati interamente per coprire il costo complessivo del servizio di raccolta dei rifiuti e la tassa fu applicata seguendo un Regolamento Comunale Tari deliberato dal Consiglio. In quel Regolamento le pertinenze delle abitazioni furono considerate alla stregua di tutti gli altri immobili e pertanto suscettibili di produrre rifiuti, senza alcuna distinzione tra locali principali e pertinenze ai fini del calcolo del Tributo. Il Regolamento fu inviato al Ministero dell’Economia che non eccepì nulla. Negli anni successivi, in particolare nel 2018, l’Amministrazione comunale dell’epoca, dopo che era scoppiato il caso, deliberò in giunta un “Atto di indirizzo all’avvio delle procedure di liquidazione rimborsi parte variabile della TARI applicata sugli immobili C6-C2-C7 – pertinenze – per gli anni dal 2014 al 2017” che doveva essere “compatibile con le entrate ascrivibili alla fiscalità generale nel bilancio 2018/2020”. Questa decisione non ebbe alcun seguito, anche perché nel frattempo diverse furono i pronunciamenti delle commissioni tributarie in Italia. In particolare a Milano le commissioni tributarie si erano pronunciate negativamente su due ricorsi simili nella richiesta avanzata da diversi cittadini mesagnesi. Ma la confusione e le speranze di ricevere in dietro delle somme versate furono alimentate anche da una decina di atti di compensazione vergati dall’ufficio tributi comunali. Adesso l’attuale Amministrazione si dice con le mani legati e teme che nulla si può dare ai contribuenti rispetto a quella tassa degli anni 2014-2017.

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