Quanto dureranno i lavori alla Giovanni XXII e perchè non si individua una soluzione differente rispetto alle aule laboratorio dove sono stati trasferiti i bambini di seconda elementare? Sono state queste le due domande principali poste da una gruppo di genitori di scolari che frequentano il secondo circolo didattico all’amministrazione comunale. Questa mattina la rappresentanza delle mamme (e qualche papà) è stata ricevuta nella stanza del sindaco dal primo cittadino, l’assessore alla pubblica istruzione Marco Calò, l’assessore ai lavori pubblici Palma Librato e il consigliere comunale delegato alle manutenzioni Roberto D’Ancona. All’incontro ha preso parte anche la responsabile del servizio lavori pubblici ing. Rosabianca Morleo.
Il primo cittadino ha ripercorso le fasi che hanno portato il Comune ad inibire il porticato che collega le tre palazzine del plesso Giovanni XXIII. La verifica fatta da un’azienda specializzata – ha dichiarato il sindaco – ha evidenziato “una mancanza di consistenza del cemento dei pilastri del porticato”. La notizia l’avevamo anticipata nell’articolo: Al via i lavori al porticato della ‘Giovanni XXIII’, disagi per gli scolari e preoccupazione per i genitori che aveva tanto allarmato i componenti del consiglio di circolo e suggerito al consigliere comunale avv. Mauro Resta di inviare una interrogazione urgente al sindaco.
Oggi il primo cittadino ha detto chiaramente che ci vorrà del tempo, tanto tempo prima di poter risolvere definitivamente la questione della scuola elementare “Giovanni XXIII”. Poichè il Comune non ha fondi propri per affrontare i lavori ed inoltre ci vuole del tempo “per effettuare – ha esposto Pompeo Molfetta – una indagine dettagliata della situazione strutturale dell’intero plesso, procedere alla progettazione, trovare i fondi, fare il bando pubblico, appaltare i lavori e farli eseguire. Cautelativamente possiamo dire che non ce la faremo per la fine dell’anno scolastico – ha sottolineato”. Forse nemmeno nel giro di un anno, affermiamo noi. Intanto le mamme si sono preoccupate di evidenziare quali sono le difficoltà affrontate dei propri figli già al primo giorno di rientro dalle vacanze nelle nuove aule-laboratorio: le aule sono strette, fa freddo, non ci sono le lavagne, bisogna mettere in sicurezza li dove ci sono elementi in ferro arrugginiti e altre problematiche. Il primo cittadino ha demandato la verifica e la soluzione di questi problemi al consigliere comunale delegato alle manutenzioni Roberto D’Ancona che conosceva precisamente la situazione generale. Ed inoltre ha aperto a qualsiasi altra soluzione individuata di concerto con la direzione didattica della scuola.
Durante l’incontro è stato accennato anche al problema statico dei solai della scuola media Maja Materdona. Anche per questo plesso scolastico si dovrà intervenire in maniera radicale. Negli ultimi giorni, sempre a seguito delle indagini commissionate dal Comune ad una azienda specializzata, è stato verificato che uno dei pilastri dell’atrio della scuola aveva problematiche simili a quelle del porticato della “Giovanni XXIII”. In questo caso è stata predisposta una fasciatura in ferro per il pilastro che parte dalle fondamenta fino alla cima costata circa 8mila euro. Cosimo Saracino