Il 2020 è stato un anno particolare, che ha avuto lo scopo di lasciare una traccia, ma ha anche contribuito a cambiare l’Italia e il mondo intero soprattutto a livello etico.
La Uil pensionati chiede l’attuazione, al più presto, di una Riforma strutturale delle pensioni, che possa proteggere in modo adeguato i pensionati e le pensionate.
Non più di qualche giorno fa, la Commissione istituzionale del Governo insieme al sindacato hanno raggiunto un’intesa sul tema “dei lavori gravosi”. Per il nostro segretario della Uil pensionati Carmelo Barbagallo: “La Commissione istituzionale sui lavori gravosi ha svolto un’ottima azione, la quale fotografa ciò che la Uil sostiene da sempre dato che non tutti i lavori sono uguali”. La criticità è stata valutata sull’onerosità fisica e psicosociale delle mansioni oltre che sugli indici legati agli infortuni e incidenti sul lavoro.
Per la Uil pensionati STU Appia l’esito raggiunto serve per orientare le scelte che dovranno essere intraprese nella prossima legge di bilancio per definire una flessibilità più diffusa di accesso alla pensione. L’obiettivo è nel rispetto della piattaforma unitaria che intende migliorare e riformare il sistema pensionistico. “È arrivato il momento -riferisce il segretario nazionale della Uil pensionati Carmelo Barbagallo- di discutere seriamente delle pensioni di oggi e di domani. Noi abbiamo una piattaforma, siamo pronti al confronto. Uno dei temi fondamentali della più generale discussione sulla riforma del sistema pensionistico deve essere proprio la tutela del potere d’acquisto. Le pensioni devono essere adeguatamente protette dall’inflazione, a partire dal ripristino, dal 1° gennaio 2022, così come previsto dalla normativa vigente, del meccanismo di rivalutazione delle pensioni più equo di quello in vigore attualmente.”
Il sindacato ritiene urgente una riforma strutturale riportare equità sociale nel sistema pensionistico. Alcune delle richieste contenute nella piattaforma sindacale sono nella possibilità di andare in pensione:
- a partire dai 62 anni di età;
- con 41 anni di contributi a prescindere dall’età;
- il riconoscimento pensionistico della diversa gravosità dei lavori, del lavoro di cura e delle donne e dei disoccupati;
- l’introduzione di una pensione di garanzia per i più giovani e per chi svolge lavori poveri e discontinui;
- la tutela del potere di acquisto per le pensioni, il rafforzamento della 14a mensilità e l’allargamento della platea dei percettori;
- il rilancio della previdenza complementare; • la separazione della previdenza dall’assistenza; • una legge quadro sulla non autosufficienza.
Sul tema delle bollette il rincaro stimato è di +40% per l’elettricità e +31% per il gas. L’aumento, secondo la Uil pensionati STU APPIA, andrà a pesare sulle famiglie e in particolare sugli anziani soli che, sommato al rincaro già avvenuto a luglio del 20%, faranno salire alle stelle il costo delle bollette. Le fasce più deboli del Paese non possono sopportare aumenti di questa portata. Il presidente Mario Draghi deve assolutamente intervenire. Bisogna tutelare le pensionate e i pensionati, i quali in questi anni sono stati considerati il bancomat preferito dello Stato. Per i pensionati, invece, è da considerare un salasso per milioni di pensionati che sono ormai sempre più provati da un potere di acquisto che si riduce anno per anno e da una pandemia che ha distrutto le loro pensioni e l’economia dei cittadini. Occorre infine rilevare che l’effetto del Covid-19 ha causato morti, ma ha concesso all’Inps un risparmio di circa 11,9 miliardi di euro, dovuto alle persone decedute in anticipo rispetto al normale percorso di aspettativa di vita – 13 anni per la fascia di età 65-79 (20.110 deceduti) e di 7 anni per gli over 80 (76.708 deceduti) – un risparmio per l’erogazione delle pensioni.
Il segretario responsabile
Tindaro Giunta