Giovanni Luca Aresta, deputato del M5S, in merito alle polemiche scaturite in seguito all’approvazione da parte della Camera dei Deputati dell’ordine del giorno Aresta/D’Attis sulla proroga della cassa integrazione straordinaria per i dipendenti della DCM di Brindisi, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Alcuni organi di stampa mi danno oggi in rotta verso il centrodestra semplicemente per aver cofirmato un ordine del giorno, approvato dalla Camera dei Deputati, nel quale si auspicava l’estensione della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori e le lavoratrici della sede di Brindisi della Società Distressed Companies Management. Nel recente passato mi si è imputata una potenziale fuoriuscita dal M5S per le iniziative unitarie e trasversali fatte sul territorio insieme ad amministratori e rappresentanti del centrosinistra. Bisognerebbe fare pace con il cervello e più che altro azionarlo adeguatamente.
È nello stile e nella natura del M5S trovare punti d’intesa sui contenuti con le altre forze politiche specialmente se queste contribuiscono al benessere della nostra comunità e dei cittadini. Dovrebbe essere patrimonio di una sana politica unire le forze nel territorio venendo incontro a chi è in difficoltà specialmente in una fase di crisi come quella attuale.
Sono per questo rimasto sinceramente sorpreso del diniego fatto dalla rappresentante del Governo in sede di parere sugli ordini del giorno legati alla conversione in legge del decreto n.118 recante misure urgenti in materia di crisi d’impresa e di risanamento aziendale. Questo non solo perché la rappresentante del Governo in questione è stata eletta nel nostro territorio, ma per il fatto che si sostenga che chi propone iniziative a favore dei lavoratori della DCM sia “un venditore di fumo”. Mi ha sorpreso inoltre l’assoluta indisponibilità al confronto con il Parlamento che ha costretto i proponenti a richiedere il voto dell’aula ed approvare, con un voto trasversale di tutte le forze politiche, l’ordine del giorno in questione. Proprio la trasversalità del voto dimostra che non c’è alcuna spaccatura nel M5S, ma semmai un richiamo forte del Parlamento al Governo a non chiudersi in un atteggiamento autoreferenziale e d’insofferenza verso chi pone questioni concrete e reali.
Stamani il Governo per bocca del rappresentante del Ministro del Lavoro, ha risposto in Commissione Lavoro al question time sulla DCM presentato dall’0n. D’Attis e sostenuto ancora una volta da me. Si è trattata di una risposta positiva in piena linea con quanto approvato ieri dal nostro ordine del giorno. Si afferma, infatti, che ulteriori finanziamenti della CIGS “potranno sicuramente essere valutati nel corso della prossima legge di bilancio per l’anno 2022”. Esattamente quello che chiedevamo noi.
Noi deputati “semplici” abbiamo fatto quanto di nostra competenza per i lavoratori e il territorio. Sta a chi, ricoprendo incarichi di governo come l’onorevole Anna Macina, ha strumenti più adeguati ed efficaci del nostro per far valere l’interesse pubblico agire e non perdere il contatto con la realtà sociale e il territorio. Il Parlamento ha dato un indirizzo: adesso il Governo lo attui”.