Home Attualità Il giusto peso delle cose – di Francesca Faggiano

Il giusto peso delle cose – di Francesca Faggiano

da Cosimo Saracino
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Cara redazione, invio una riflessione che avrei piacere pubblicaste dopo una spiacevole esperienza al pronto soccorso questa mattina .
Grazie

Sono passati due anni dal famoso “paziente 1”, in quei giorni nessuno di noi aveva piena consapevolezza di cosa stesse accadendo e, soprattutto, nessuno avrebbe mai quantificato i 152.848 decessi.

Chi ha perso persone care, chi il lavoro, chi la pazienza, chi la tranquillità mentale, chi si è affidato alla medicina vaccinandosi e chi ha preferito scendere in piazza a protestare, forse si potrebbero scrivere libri su libri per raccontare quello che è accaduto in questi due anni ma solo affinché diventi un ricordo.

Invece, oggi, per ogni problema la pandemia ne diventa capro espiatorio, una giustificazione per il nostro presente che altro non dimostra il vero male dell’Italia, l’incapacità di risolvere i problemi.

Il lavoro scarseggiava prima, figuriamoci ora, il rialzo dei prezzi era previsto , eppure non ci sono state soluzioni, ma a questo, da italiani, siamo abituati.

Abbiamo sentito parlare per ben due anni solo ed unicamente del Covid-19 fino all’esasperazione, lo abbiamo superato (si spera) e ora rimane tutto il resto da affrontare.

Abbiamo applaudito i dottori di tutta Italia, ci siamo commossi davanti alle immagini degli operatori sanitari stremati dai turni infiniti per fronteggiare l’emergenza e ne saremo sempre grati, però anche in questo caso la pandemia diventa la scusa per la malasanità e mi dispiace ma a questo non vogliamo essere abituati!

Quale peso ha la dignità di ogni cittadino che ha, oggi, un problema di salute che non sia essere affetto da covid-19?

Dopo aver ricevuto la terza dose si può essere parcheggiati all’ingresso di un pronto soccorso perché la macchina che analizza i tamponi è guasta? Quanto peso ha un’emergenza? Una vita? Anzi forse anche due quando stamattina era parcheggiata in un angolo, tra i tanti, una signora incinta dolorante in attesa di tampone?

La nostra parte da cittadini l’abbiamo fatta, vaccinandoci e rispettando le numerose restrizioni imposte, ma tutto ha un limite e la pandemia non può e non deve far venire meno le responsabilità dei nostri governanti. Ricominciamo ad occuparci di tutto quello che c’è oltre al virus!

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