Un trentacinquenne di Mesagne era accusato di aver fatto fatto parte di un commando composto da tre persone, che alle prime luci dell’alba del 2 ottobre 2017 aveva tentato di scassinare una gioielleria a Leverano (LE), dopo aver precedentemente asportato una vettura in Porto Cesareo, ma qualcosa andò storto ed uno dei tre rimase gravemente ferito da un colpo d’arma da fuoco e i predetti furono costretti a fuggire precipitosamente.
A seguito della identificazione del ferito, che dovette ricorrere alle cure dei sanitari, nonché di intercettazioni ambientali, sequestri di apparecchi cellulari ed acquisizione di tabulati telefonici, gli inquirenti ritennero di avere individuato anche i suoi complici, con il conseguente rinvio a giudizio di tutti e tre dinanzi al Tribunale di Lecce, ma mentre il ferito ed un altro mesagnese sono stati già condannati, rimaneva da esaminare la posizione del terzo componente la banda con la celebrazione di giudizio abbreviato.
In questa sede, nonostante la Pubblica Accusa avesse richiesto la condanna a due ani e tre mesi di reclusione anche per quest’ultimo, il Tribunale del capoluogo salentino nei giorni scorsi, accogliendo la richiesta del difensore Avv. Gianfrancesco Castrignanò, ha assolto l’imputato dalle pesanti accuse per non aver commesso il fatto.