Nella giornata di ieri, gli investigatori del Commissariato di P.S. di Mesagne hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Ordinario di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, a carico di due uomini, padre e figlio già destinatari lo scorso 18 marzo 2022 di misura cautelare personale, rispettivamente G.S. classe 2001, per il reato di tentato omicidio aggravato mediante l’utilizzo di una pistola, porto e detenzione illegale di arma comune da sparo, nonché di una mazza da baseball; mentre G.L. classe 1961, per i reati di violenza privata aggravata commessa nei confronti della ex coniuge, avendola minacciata con un coltello intimandole di ritirare pregresse denunce presentate dalla stessa per atti persecutori. In seguito ai predetti fatti il ventunenne era stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere, mentre il padre agli arresti domiciliari, ove entrambi rispettivamente ancora sono ristretti.
La nuova esecuzione dell’Ordinanza applicativa della misura cautelare personale a carico dei due uomini, scaturita da ulteriori elementi emersi nell’ambito dell’attività d’indagine, applica al ragazzo un’ulteriore misura cautelare coercitiva in carcere (in qualità di istigatore del reato) in concorso con il padre (in qualità di esecutore materiale) per il nuovo capo d’imputazione del porto in luogo pubblico di arma comune da sparo e, a quest’ultimo, anche per il reato di detenzione della stessa arma, al fine di occultarla in luogo allo stato sconosciuto, in seguito al tentato omicidio.
Al termine delle formalità di rito, il ventunenne veniva risottoposto al regime di custodia cautelare in carcere presso la Casa Circondariale di Taranto, ove già detenuto, mentre il padre rimane ristretto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari.