Sta per concludersi la querelle tutta mesagnese sulla collocazione del busto del Generale Giovanni Messe. La scultura in bronzo nei prossimi giorni verrà sistemata a Roma presso il Monumento ai Caduti di tutte le guerre, presente nel cimitero comunale. È una scelta comunicata dal prof. Giuseppe Messe, nipote del Generale, all’Amministrazione comunale di Mesagne, Il prof. Messe ha avuto rapporti interlocutori con la Direzione Generale per il Personale Militare che ha espresso volontà di accettare la donazione. A fine giugno, molto probabilmente, ci sarà a Roma un momento pubblico con la donazione del busto al Direttore Generale di PERSOMIL.
Si chiude così una storia travagliata tra il Generale Messe e i mesagnesi. Una vicenda complicata che è lunga più di 50 anni. Tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, un gruppo di cittadini e intellettuali mesagnesi decise di tributare all’illustre conterraneo un doveroso omaggio. Così, partì una raccolta di fondi e si diede incarico a Pietro Marini, scultore mesagnese trapiantato a Roma, di realizzare un busto di bronzo a grandezza naturale. In quel periodo, sindaco di Mesagne era Cassio De Mauro, democristiano, che prese a cuore l’iniziativa, tanto da far realizzare un bel piedistallo in carparo proprio davanti al santuario dei padri carmelitani. Ma lì non fu mai collocato e diversi intellettuali e politici mesagnesi ne hanno fermato la collocazione anche in altri luoghi simbolici della città.
All’inizio della consiliatura di Toni Matarrelli, il presidente del consiglio Omar Ture aveva pensato di collocare il busto in piazza Commestibili. Ma anche questa scelta fu contrastata da ragioni politiche frutto di documentazione rinvenuta negli archivi inglesi. Adesso la famiglia ha scelto di portare il busto a Roma dove agli inizi del 2000 fu dedicata un’ala della Cecchignola proprio al nostro concittadino.
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Presso la Cecchignola Un intero palazzo è dedicato al Generale Messe… Mesagne evidentemente non sà valorizzare chi ha fatto la storia
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