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Estate Libera, l’impegno della Flai Cgil tra i giovani a Mesagne

da Cosimo Saracino
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E’ stata una bella serata all’insegna dell’impegno sociale verso i giovani, nella lotta alle mafie e al caporalato quella sostenuta dalla segreteria della Flai Cgil a Mesagne nell’ambito dell’iniziativa  «E!State Liberi! – Campi di Impegno e Formazione sui beni confiscati». 

Il progetto – che è finalizzato alla valorizzazione e alla promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, nonché alla formazione dei partecipanti sui temi dell’antimafia sociale e alla conoscenza dei territori coinvolti, attraverso specifici momenti di impegno concreto anche di prossimità e in collaborazione con gli attori sociali della rete di Libera – prevede anche dei momenti di diffusione e divulgazione di pubblicazioni, confronti con l’universo giovanile per contribuire a diffondere i valori della legalità. 

E in questo solco si è svolta l’iniziativa di giovedì sera presso la scuola “Giovanni Falcone” di Mesagne. La segreteria della Flai Cgil ha illustrato ad un gruppo di ragazzi studenti dell’Università “Luiss Guido Carli di Roma”, alla presenza dell’associazione Libera ed un gruppo di volontari Spi Cgil, il primo Quaderno dell’osservatorio Placido Rizzotto «Geografia del caporalato». Nell’ambito della serata i componenti della segreteria Flai Cgil di Brindisi hanno illustrato la storia dei movimenti migratori in italia, le criticità e lo sfruttamento del lavoro, in particolare nel mondo agricolo e nelle campagne del Brindisino. Dalla storia delle lotte per un miglioramento delle condizioni dei braccianti agricoli a quella, in particolare, contro il caporalato che ancora esiste e va combattuto con tutti gli strumenti di legge possibili. E’ stata quindi illustrata la legge 199 del 2016 che definisce il caporalato come reato introducendo una serie di strumenti repressivi e di legalità quali l’impegno preso con le istituzioni per la creazione della «rete del lavoro agricolo di qualità» che rappresentano un valido strumento per combattere il caporalato e che la Flai Cgil si sta impegnando per far attuare in maniera completa anche in provincia di Brindisi.

Quella brindisina è stata la prima provincia in Italia insieme con Foggia, ad avviare la «rete del lavoro agricolo di qualità», grazie proprio all’impegno messo in campo dalla Flai Cgil.

«Trasmettere ai giovani i valori della legalità, della lotta alle mafie e al caporalato in particolare è un impegno morale prima ancora che civile che sentiamo e portiamo avanti con passione», commenta il segretario generale della Flai di Brindisi Cosimo Della Porta. «Vedere poi la partecipazione di tanti studenti appassionati a questi temi come è successo a Mesagne – conclude – ci ripaga e ci spinge a fare ancora di più a tutela dei braccianti agricoli di questa provincia che meritano tutta l’attenzione possibile per migliorare le proprie condizioni lavorative e previdenziali. Da parte della Flai ci sarà sempre il massimo impegno».

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