La crisi del settore edilizio viene denunciata con forza, anche in queste ore, dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili. Migliaia di micro e piccole imprese rischiano di fallire a causa del problema irrisolto della cessione dei crediti fiscali. Gli strumenti messi in campo fino ad oggi sono chiaramente insufficienti perché il sistema bancario non è ancora in grado di far fronte alle esigenze del comparto. E’ assolutamente condivisibile, pertanto, la proposta di chiedere al Governo di coinvolgere a pieno titolo Cassa Depositi e Prestiti e finanche le grandi aziende nazionali. In questo modo, peraltro, le imprese edilizie avrebbero la possibilità di ripartire (recuperando capacità operativa grazie alla disponibilità delle risorse oggi bloccate) e lo Stato potrebbe tenere sotto controllo la destinazione finale del debito pubblico.
L’importante – come sottolineato con forza anche da Ance in Puglia – è che si faccia in fretta se davvero si vuole evitare la bancarotta.
Lo ha dichiarato il parlamentare di Forza Italia Mauro D’Attis