L’onorevole Toni Matarrelli nel pomeriggio di ieri ha incontrato Nurul, l’immigrato del Bangladesh che il giorno della festa della donna è stato picchiato a sangue a Brindisi mentre stava vendendo dei mazzetti di mimose nei pressi di Porta Mesagne. Nurul è un immigrato che vive a Brindisi oramai da sei anni. Nessuno mai gli aveva fatto del male, la sua integrazione nel tessuto della società brindisina era avvenuta senza grossi problemi. “Adesso però ho paura – ha confidato al parlamentare mesagnese”. L’aggressione potrebbe essere inserita nelle regole imposte dal racket delle mimose. Ieri l’on. Matarrelli si è informato sulle sue condizioni di salute e ha fornito tutti i propri recapiti a Nurul dopo aver appreso che è ancora molto spaventato per quello che è successo. “La notizia dell’aggressione di Nurul fa vergognare e addolorare tutti – ha dichiarato Matarrelli -. Perchè non si può non provare vergogna per quei delinquenti che hanno usato bestiale violenza contro una persona inoffensiva e non si può non provare dolore quando il termometro della civiltà del nostro territorio misura temperature tanto basse. Bisogna tornare ad essere umani e vivere sulla propria pelle le sofferenze altrui – è il monito che l’on. Matarrelli consegna al termine della sua visita”.
