La prossima settimana torneranno a Mesagne le spoglie del soldato Francesco Fortunato Palumbo deceduto il 06 settembre 1944. Lunedì prossimo, 24 ottobre, nel cimitero militare di Amburgo in Germania verranno esumati i resti mortali del soldato mesagnese che saranno poi trasferiti a Bari. Giovedì 27 ottobre, durante una solenne cerimonia militare e religiosa nel Sacrario Militare del capoluogo pugliese, i familiari insieme ad una rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Mesagne ritireranno i resti del soldato mesagnese. Accompagnati da vigili urbani in alta uniforme e dai soci dell’Associazione combattenti e Reduci di Mesagne i resti mortali di Palumbo saranno collocati nel sacello del Comune in attesa del 4 novembre quando verranno trasportati nel Cimitero di Mesagne. Finisce così una storia lunga 78 anni caratterizzata costantemente dal desiderio da parte dei familiari di riportare a casa il corpo del loro congiunto. Lo scorso 2 giugno il Prefetto di Brindisi aveva assegnato al soldato Palumbo del 226° Reggimento di Fanteria la “medaglia d’onore” prevista per i cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti.
Palumbo Francesco Fortunato fu fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco-albanese ed internato in Germania nello Stalag XI B di Fallingbostel. Trasferito a Bergen Belsen. Morto per malattia a Bergen Belsen (Bassa Sassonia) il 6 settembre 1944. All’indomani dell’8 Settembre 1943, per effetto dell’Armistizio, l’esercito italiano fu abbandonato al suo destino senza ordini e indicazioni. Molti soldati furono deportati dai tedeschi nei campi di concentramento nazisti inquadrati come internati destinati ai lavori forzati. Pochissimi fecero ritorno a casa, solo quelli che riuscirono a scappare e qualche sopravvissuto alla liberazione poté riabbracciare i propri familiari. Oltre 15mila soldati italiani finirono nella lista dei dispersi. I familiari per anni non hanno avuto una tomba sulla quale piangerli e sapevano poco o nulla delle circostanze in cui questi persero la vita. Tra questi ci fu anche Francesco Fortunato Palumbo che per decenni è stato dimenticato dallo Stato.
Solo qualche anno fa, grazie ad una ricerca del veronese Roberto Zamboni, è stato possibile rintracciare il luogo dove era sepolto. Oggi si chiude un percorso di ricerca grazie all’interessamento dell’onorevole Gianluca Aresta, dell’Associazione Combattenti e Reduci sezione di Mesagne, dell’Amministrazione comunale Matarrelli e dei nipoti del valoroso soldato.