DAL COMUNE: Domani – 19 marzo – ricorre la festa di San Giuseppe – e per molti comuni pugliesi, tra questi Mesagne, sarà la Notte dei Falò. Quello del falò è un rituale antico, che mantiene forte il suo significato per tutti i popoli, di ogni credo o cultura. Il fuoco è la più grande scoperta dell’uomo; gli ha fornito calore, sicurezza nel buio, protezione contro i nemici. Ma ha anche un significato mistico, di rigenerazione.
Per queste ragioni l’Associazione Urbieterre, in collaborazione con altre associazioni ed enti del territorio, ha organizzato l’accensione di un falò in simultanea in ogni comunità aderente all’iniziativa «per meditare, pregare, fare comunità e ricordare le sciagure che hanno colpito l’Italia centrale a partire dallo scorso 24 agosto». Il falò di San Giuseppe rappresenta infatti, nella tradizione contadina, la rinascita della natura con la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera.
A Mesagne il falò sarà accesso domani, domenica 19 marzo, alle ore 18.30 nel piazzale della nuova chiesa di S. Antonio, in via Torre Santa Susanna, grazie ai volontari della locale AUSER, coordinati da Vito Marchionna.
Oltre al nostro Comune stasera il «fuoco di san Giuseppe» arderà ad Adelfia (Ba), Brindisi, Carovigno (Br), Cisternino (Br), Crispiano (Ta), Erchie (Br), Fasano (Br), Fragagnano (Ta), Gioia del Colle (Ba), Gravina (Ba), Irsina (Mt), Latiano (Br), Lizzano (Ta), Locorotondo (Ba), Modugno (Ba), Monteiasi (Ta), Montemesola (Ta), Mottola (Ta), Noci (Ba), San Marzano (Ta), Montescaglioso (Mt), Torricella (Ta), Sannicandro di Bari (Ba), San Severo (Fg), San Vito (Br), Vico Garganico (Fg), Zollino (Le) ad Accumoli (Ri), Amatrice (Ri) e Torre Canne Torre S. Leonardo.
«Ringrazio l’AUSER per la disponibilità dataci e l’associazione Urbieterre per averci proposto questo gesto» ha fatto sapere l’assessore alla Cultura Marco Calò. «Gesti come questo, seppur simbolici, aiutano a sentirsi comunità “globale”, uniti in una sola città, da Amatrice ed Accumoli, alla Puglia passando la nostra per Mesagne».