(di Carmine Dipietrangelo) – Enrico Rossi, presidente della regione Toscana, sarà a Brindisi, venerdì 24 marzo, per presentare il Manifesto dei valori di Art. 1 Movimento Democratico e Progressista (MDP). Sarà l’occasione per una prima informazione su coloro che hanno già aderito e su quanti stanno costituendo i primi comitati promotori oltreché per dare un ulteriore impulso, in maniera più organizzata e inclusiva, al movimento in tutta la provincia di Brindisi. L’obiettivo è quello di costruire un nuovo centrosinistra e avviare quello che è stato definito “un nuovo inizio con i nostri valori”. L’interesse e l’attenzione riscontrati già in questa fase fanno ben sperare per lo sviluppo e il radicamento sociale, politico, e culturale di questa nuova forza politica di sinistra che sarà impegnata a mettere assieme esperienze, sensibilità, culture che, su pur diverse, vogliono e possono aiutare la ricostruzione dell’impegno politico. In questi anni parti importanti della società si sono sentite abbandonate e si sono rifugiate nel non voto e nella mera protesta. Non hanno trovato risposte politiche alle loro domande e ai loro bisogni considerando le attuali forze in campo(pd innanzitutto)non la soluzione ma addirittura la causa o il problema del loro stato. Lavoratori, giovani, ceto medio, hanno così abbandonato la sinistra e il centrosinistra non sentendosi rappresentati più da questo centrosinistra e da alcune politiche dei suoi governi. Ricostruire le ragioni e le proposte per una forza politica di sinistra che recuperi chi innanzitutto non si sente rappresentato o addirittura abbandonato per dare, in questo modo, una nuova cifra al governo del paese e un contributo alla crisi della democrazia e della rappresentanza. Compito prioritario sarà quello di attrezzarsi per capire la società, le sue contraddizioni, perché solo la conoscenza della realtà può far nascere nuove e grandi idee, nuove identità e appartenenze. La nuova e costituenda forza politica intende stare innanzitutto con chi lotta perché il lavoro sia e ridiventi uno strumento per realizzare un progetto di vita, mettere in primo piano i diritti degli ultimi per promuovere politiche economiche che modifichino quelle di questi anni e che ribaltino le diseguaglianze sociali. Giovani, lavoro, ambiente, diseguaglianze, solidarietà, Europa, nuovo modello di sviluppo, sono le grandi questioni ideali e programmatiche su cui la nuova forza politica dovrà misurarsi e impegnarsi. Ed è proprio sul lavoro e sui giovani, Art.1 MDP di Brindisi potrebbe organizzare, in preparazione della conferenza programmatica nazionale prevista per il mese di maggio, la sua prima iniziativa mettendo assieme idee, proposte, esperienze, associazioni, competenze, per far diventare lavoro e giovani le priorità della ricostruzione di una nuova sinistra di governo ma capace anche di organizzare i necessari conflitti sociali. La democrazia e la rappresentanza hanno bisogno di conflitti e la sinistra deve essere in grado di organizzarli e di rappresentarli per rivalutarne funzione e utilità. La qualità e l’ambizione del progetto e gli stessi contenuti del Manifesto dei valori che sarà presentato venerdì 24 ripropongono l’idea di un movimento inclusivo e che intende rivolgersi non solo ai delusi dal pd ma a chi in questi anni ha abbandonato il campo, l’impegno e la partecipazione. Un movimento aperto e non chiuso tra vecchi e/o nuovi ceti politici alla ricerca di ricollocazioni, un movimento ricco di passioni, di competenze e di idee, di uomini e donne, di giovani che vogliono contribuire a superare, nel rispetto reciproco, vecchi vizi personalistici, rancori e contrapposizioni nati e consolidatisi negli anni. Mettersi in cammino con altri non significa, come si dice, far di necessità virtù, ma costruire condivisioni, rieducarsi all’ascolto e al lavoro comune, scoprirsi per la ricchezza e la sensibilità che ognuno può dare al movimento e alla costruzione della nuova forza politica. Nessuna preclusione allora, ma rispetto verso tutti coloro che hanno scelto o che vorranno scegliere di stare, tutti, da coerenti protagonisti in Art.1 MPD. Si tratta, insomma, di non portarsi dietro, se non si vuole pregiudicare il successo del progetto, le appartenenze associative e correntizie, le vecchie collocazioni comprese anche quelle che hanno dato vita a MPD. Questo potrà essere il contributo prezioso che si potrà dare alla costruzione di un nuovo centrosinistra di cui Art.1 si sente protagonista e costruttore leale.