Il 1° gennaio 2023 sarà il primo vero giorno di riposo per l’ispettore superiore Claudio Rizzo. In tanti anni di servizio nella Polizia di Stato ha dimostrato un forte attaccamento al ruolo da essere sempre disponibile anche nei giorni di festa. Con il pensionamento dell’ispettore Rizzo, si chiude un’epoca per il Commissariato di Mesagne che è stato in prima linea nell’affermazione dei principi di legalità nella nostra comunità.
Claudio Rizzo è arrivato a Mesagne nel 2009, come addetto alla squadra di polizia giudiziaria, diventato subito protagonista di tante indagini che hanno portato all’arresto di criminali anche di un certo spessore. Grazie alla sua conoscenza capillare del territorio, nel 2020 è stato nominato responsabile dell’ufficio DIGOS presso il locale Commissariato. Mai sopra le righe, sempre disponibile con chi ne aveva bisogno, ha costruito rapporti umani all’interno del Commissariato e nella città che gli permetteranno di impegnarsi in altri ambiti sociali.
“In Polizia ho avuto la mia seconda casa – dice quasi commosso -. Ho dato tutto al servizio dello Stato e sono cresciuto professionalmente al fianco di tante persone che ricordo con affetto”. La carriera del poliziotto Rizzo è iniziata nel 1989, anno del suo arruolamento che lo ha visto per sei mesi allievo in un corso ad Alessandria. Successivamente è stato assegnato al Commissariato di Crotone dove, per un anno e mezzo, ha lavorato alla sezione volanti. Dopo è stato destinato alla squadra di polizia giudiziaria, sempre presso il commissariato di Crotone, dedicandosi in via esclusiva alle indagini di criminalità organizzata. Nel giugno del 1996 ha superato il concorso per sottoufficiale e, dopo sei mesi di corso a Nettuno, è rientrato a Crotone assegnato alla squadra antirapina e poi alla squadra antidroga.
“A partire dall’anno 2000 fino al 2005 – si racconta l’ispettore Rizzo – ho ricoperto l’incarico di responsabile della prima sezione criminalità organizzata. Nel giugno del 2005 sono stato trasferito presso la questura di Brindisi dove ho ricoperto per due anni il ruolo di capo turno delle volanti per poi passare alla squadra mobile, terza sezione omicidi”. Da Brindisi a Mesagne il passo è stato breve e il Commissariato ha avuto il privilegio di avere nelle sue fila un poliziotto vero dall’animo nobile.