La partita è quella che si è disputata domenica scorsa allo stadio “A. Guarini” tra la Virtus Calcio e il Ceglie finita per 5 a 0 per i padroni di casa. Bilancio tre espulsioni, un giocatore per parte e un dirigente locale. Il comunicato della Federazione emanato oggi recita: “inibizione a svolgere ogni attività fino al 12 marzo al sig.(omissis) dirigente della Virtus Calcio Mesagne poiché al 29º minuto del primo tempo veniva allontanato dal terreno di gioco per aver colpito con un calcio un giocatore della squadra avversaria”. Un fatto gravissimo che però lascia lo spazio ad eventuale ricorso poiché quel dirigente indicato nel referto non era presente nella concitazione del momento. La vicenda in questione si sarebbe sviluppata in seguito all’espulsione di Dos Santos Da Costa Marcos Iran per un fallo da ultimo uomo. Scelta arbitrale contestata dai calciatori della Taf Ceglie e finita con un deprecabile atto – a detta dell’arbitro – da parte di un dirigente della Virtus Mesagne ai danni di un calciatore avversario. Il direttore di gara allontanò dalla panchina locale il dirigente ritenuto responsabile di quel gesto, che non era la persona indicata oggi nel comunicato. Su questo siamo certi perché presenti alla gara. Cosa accadrà adesso dopo il ricorso della Virtus? Verrà confermata la squalifica o salterà tutto? Vedremo nei prossimi giorni quale decisione verrà assunta dalla Federazione. Comunque se quel calcio c’è stato, al di là di chi l’ha tirato, bisogna riflettere sul comportamento in campo di chi ha il privilegio di portare sulla maglia lo stemma della nostra città.
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