Entro il 15 maggio, salvo proroghe, gli agricoltori devono presentare la domanda unica per i contributi della Politica agricola comune 2023-2027 nel primo anno di applicazione della nuova Pac che dispone di un budget importante per lo sviluppo rurale e per assicurare la sovranità alimentare con il cibo made in Italy che deve arrivare sulle tavole delle famiglie. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla nuova che ha una dotazione finanziaria di 37,5 miliardi in cinque anni, di cui alla Puglia sarà attribuita una parte considerevole, comprensiva di quasi 1,2 miliardi di euro del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) 2023 – 2027.
Le risorse hanno subito una limatura, ma è stata una battaglia dura – spiega Coldiretti – preservare le risorse per gli agricoltori in questo momento reso difficile dagli effetti della guerra in Ucraina, dagli eventi estremi e dalla siccità ormai strutturale. E’ stato, infatti, scongiurato il taglio delle risorse del 30%, pari a 7 miliardi di euro, e anche grazie al pressing della Coldiretti, alla fine la riduzione delle disponibilità nei setti anni è stata limitata al 2%. Ci sarà un riallineamento degli aiuti, nel senso che potrebbe subire un ridimensionamento chi ha un premio storico superiore alla media, mentre ci guadagnerà chi lo ha più basso. Una novità è rappresentata dagli eco schemi e cioè gli aiuti economici destinati agli agricoltori che adottano pratiche che impattano positivamente sul clima e l’ambiente. Grazie al lavoro della Coldiretti la definizione degli impegni, demandata agli Stati membri, ha reso possibile il coinvolgimento della più ampia platea di agricoltori.
Novità importanti per i giovani ai quali è destinato il 2% delle risorse e per la gestione del rischio. L’Italia infatti, prima tra gli Stati membri, ha introdotto una” assicurazione” per tutti gli agricoltori che incassano i contributi Pac.
L’Italia ha deciso di destinare i premi accoppiati (500 milioni) ai settori dove c’è una concentrazione di imprese che subiranno una riduzione dei titoli. Sono importanti nella nuova Pac anche gli interventi dello Sviluppo rurale che spaziano dall’agricoltura di precisione a quella biologica fino alla tutela della biodiversità. E comunque il secondo pilastro è integrato con il primo (aiuti diretti).
La Pac resta comunque un’architettura complessa che richiede un adeguato supporto agli agricoltori che Coldiretti è pronta a offrire, con la nuova sfida che si chiama “Akis”, il Sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura che consentirà di garantire consulenza e servizi avanzati.