Preg.mo (Ill.mo) Sig. Sindaco Antonio Matarrelli,
innanzitutto porgo a Lei e a tutti i presenti, il saluto cordiale della Superiora generale dell’Istituto Figlie di San Camillo, Madre Zelia Andrighetti (impedita di essere presente per improrogabili impegni di Istituto) e a nome suo ringraziamo di cuore per questo momento preparato per salutare le Figlie di San Camillo che dopo 129 anni si vedono costrette, per cause di forza maggiore, a lasciare questa amata città di Mesagne. È stata per noi una decisione dolorosa in quanto l’Istituto è legato a questa terra sin quasi dalla fondazione della Congregazione, ed entrambi i Fondatori, S. Giuseppina Vannini e il Beato Luigi Tezza, hanno voluto le loro figlie a Mesagne.
È un’impresa alquanto difficile salutare e ringraziare tutti Voi, sintetizzando in un breve discorso di commiato, oltre un secolo di convivenza, sapendo che ci sentiremo sempre un po’ mancanti per aver dimenticato di dire qualcosa o di non aver ringraziato qualcuno. È un rischio che devo correre perché non avremo altre occasioni per farlo e fin d’ora mi scuso se dimenticherò qualcuno o qualcosa, ma sappiate che se da un lato abbiamo dovuto un po’ tribolare in questi ultimi anni per diverse ragioni (che forse alcuni di voi conoscono) dall’altro, con il cuore colmo di riconoscenza, tutti abbracciamo con carità evangelica.
Pur nel dispiacere di questa partenza, a noi per prime è chiesto un atto di fede e di fiducia in Dio che sempre guida i nostri passi affinché si compiano i Suoi progetti che, anche se non sempre comprensibili in un primo momento, sono sempre per il nostro bene!
È un’esigenza del cuore dire grazie a tutti i Mesagnesi, passati e presenti, qui rappresentati dalla sua degna persona, per quanto abbiamo ricevuto in questi anni. Gli abitanti di Mesagne e dei paesi circostanti, ci hanno sempre dimostrato bontà di cuore, vicinanza e una grande generosità che li caratterizza in modo speciale; è soprattutto grazie a loro che abbiamo avuto la bella occasione di attuare il carisma camilliano esercitando il nostro Ministero di assistenza e consolazione in favore degli ammalati.
La Congregazione ha sempre tenuto in grande considerazione questa fondazione e Voi avete sempre creduto in noi, venendosi così a creare una relazione fatta di reciproco affetto, stima e rispetto.
Siamo grate a questa terra benedetta che, attraverso la presenza e l’opera delle nostre consorelle, ha dato tante giovani alla nostra Congregazione, le quali divenute religiose camilliane hanno dato lustro all’Istituto e alla chiesa con la loro bella testimonianza di vita. (In questa occasione è qui con me Sr. Rosanna, anche lei figlia di questa terra, che tanto si è prodigata per questa Casa e che sicuramente più di tutti noi sente la commozione per questo distacco).
Un filiale ringraziamento a Mons. Domenico Caliandro, arcivescovo della Diocesi di Brindisi-Ostuni fino a qualche mese fa, ai suoi predecessori e al suo successore Mons. Arciv. Giovanni Intini, per essere state accolte fin dagli inizi, come Istituto Religioso, e accompagnate spiritualmente con particolare sollecitudine pastorale tramite i Rev.di Parroci, e sacerdoti cappellani ospedalieri che si sono succeduti negli anni e tra questi ci si permetta un vivo ringraziamento a don Pietro de Ponzio, per tutte le premure che ha avuto verso le sorelle dimostrando sempre una speciale paternità nei nostri riguardi, in modo particolare negli ultimi anni. Grazie infinite don Pietro, il Signore la ricompensi per tanta premura!
Non vorremmo dimenticare nessuno! Davvero grazie a tutti, amici, conoscenti e benefattori. Il Signore doni a ciascuno le grazie necessarie al proprio stato di vita insieme a salute fisica e spirituale.
Unitamente al grazie desideriamo anche chiedere scusa se in qualche occasione non abbiamo corrisposto alle vostre attese o se abbiamo ferito o offeso qualcuno; siamo consapevoli che i limiti umani ci accompagnano e ci danno occasione di chiedere ed accogliere la misericordia di Dio e dei fratelli.
Ci si permetta infine un ringraziamento a tutte le sorelle che in questi 129 anni si sono avvicendate, fino alle ultime che sono qui presenti (Sr. Marife, Sr. Ancy e Sr. Lucia), perché tutte e sempre, con spirito di sacrificio e grande carità hanno assistito, curato, consolato e accompagnato nella sofferenza tanti fratelli, attirandosi la benevolenza di Dio e quella della gente! Molte di loro ci hanno già preceduti in Paradiso e nella fede vogliamo sentirle vicine. Grazie Sorelle!
Il nostro ricordo e la nostra preghiera è per i fratelli ammalati e sofferenti che lasciamo, perchè possano ricevere cure sempre più adeguate ai loro bisogni fisici e spirituali.
Oggi dunque, qui si chiude per noi, un capitolo della storia dell’Istituto durato 129 anni, ma il nome della città di Mesagne resterà stampata nei libri di cronaca, nei ricordi di tante consorelle e nei cuori di tutti noi come la città dove i nostri Santi Fondatori hanno voluto trapiantare la seconda pianticella, dopo Roma, per accrescere la famiglia delle Figlie di San Camillo e diffondere il buon odore della Santa Carità verso gli infermi. Chiediamo a loro: S. Giuseppina Vannini e Beato Luigi Tezza di intercedere presso il trono di Dio ogni grazia e benedizione dal Cielo!
Concludiamo con le parole del salmo 125: “Nell’andare, se ne va e piange, portando la semente da gettare” nella speranza che un giorno potremo cantare la seconda parte: “ma nel tornare, viene con giubilo, portando i suoi covoni”.
Dio vi benedica! Benedica la città di Mesagne!
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Sr. Laura Cortese – Vicaria generale