Home Attualità Davanti ai Crocifissi della vita! – di Padre Angelo Muri

Davanti ai Crocifissi della vita! – di Padre Angelo Muri

“Padre, perché mi hai abbandonato?”

da Cosimo Saracino
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Ho sentito questo grido in piazza San Pietro, in una cornice di gioia e di festa, e per il ritorno di Papa Francesco, dopo appena quattro giorni al Gemelli, e per la solennità e bellezza ambientale con cui piazza San Pietro era pronta ad accogliere i fedeli di Roma e del mondo, per la solennità delle Palme. Tutto portava alla gioia, al ringraziamento, alla gratitudine per aver goduto, in quel clima festoso e solenne, della presenza di Santo Padre Francesco. Gli occhi del Santo Padre, però erano bagnati di lacrime, mentre ringraziava il mondo intero, per le preghiere elevate al cielo per lui e per la sua guarigione. Ma…tra Papa Francesco e il mondo c’è un feeling profondo, quello e solo quello che dà profondità alla preghiera: l’amore, e dove c’è l’amore c’è la pace, la gioia ritrovata, perché il cielo si apre, per far piovere momenti di serenità e di Pace: “Oggi, sarai con me, in paradiso”. La preghiera, infatti, non è dire parole, ma aprire il cuore, fare nostro il momento triste e doloroso, che vive il fratello, la famiglia, la nazione, la storia, il mondo. Dalla gioia e dalla liturgia di Piazza San Pietro, ho voluto cogliere il clima che offrivano i Quotidiani…

Non c’era una notizia che alimentava la speranza, che sosteneva la nostra fede occasionale, la gioia per un cammino diverso. Manca l’attenzione di tutti alla sofferenza di chi soffre, di chi è solo, di chi non ha pace, di chi è caduto e non trova una mano amica e fraterna, pronta ad aiutare, a rialzare, a sussurrare. “Oggi, sarai con me”. Tutte le nazioni stanno facendo sacrifici ad armare l’Ucraina, ma non ancora letto che, per spirito di solidarietà, qualcuno sia andato in Ucraina e poi in Russia, per un patto di pace, si da porre fine a distruzione di intere città e centinaia e centinaia di morti. Da una analisi sbrigativa, fatta con la preparazione semplice, da per certo che oggi la nostra storia, ha perso le sue “difese immunitarie e fraterne”. Tra noi, manca la compassione, l’amore, il rispetto per l’ammalato, per il povero,. Per chi non ha mezzi, per chi non può contare su un’equipe di medici, gioiosi per curare. Un uomo a cui è stata chiesta una visita specialistica urgente, si è sentito rispondere: il 27 ottobre 2023! Su un giornale di casa nostra: “Servono investimenti per salvare la vita: fate presto”. Miei cari, se avrete la pazienza di leggermi, non vi stancate: Pasqua non ci invita ad andare ma a domandarci. Chi è l’altro per te? Buona Pasqua! Gesù ci dia l’amore così da trovare la vera Pace.

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