Home Dal Territorio Giovedì 13 aprile all’ex Convento dei Cappuccini, Vorrei la voce nera: musica, canto e razzismo

Giovedì 13 aprile all’ex Convento dei Cappuccini, Vorrei la voce nera: musica, canto e razzismo

da Cosimo Saracino
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Foto di Gruppo_Apertura MASTER_ANTROPOLOGIALaboratorio LASEV_MESAGNE_Febbraio 2017Il monastero del 3° Millennio (www.isbem.it/m3m), crocevia di uomini, idee, speranze, competenze e progetti, è lieto di ospitare un seminario del Professor Gianpaolo Chiriacò*, etnomusicologo che insegna presso la Libera Università di Bolzano (https://www.unibz.it/it/). Tale evento aperto al pubblico e dal titolo “Vorrei la voce nera: musica, canto e razzismo” avrà luogo Giovedì 13 Aprile (ore 14-16) nell’auditorium dell’ex Convento dei Cappuccini sede dell’ISBEM – Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo.

Il seminario esplorerà il rapporto fra questi tre elementi (musica, canto e razzismo) in due momenti separati. Inizialmente decostruendo, cioè smontando, lo stereotipo dell’esistenza di una voce nera “oggettiva” ossia l’idea secondo cui un individuo di pelle nera possiede un apparato vocale diverso da quello di un individuo bianco e pertanto canta in maniera diversa (più forte, più roca, più grave, più istintiva).

Nella seconda fase verrà dato spazio alla storia della vocalità afroamericana, per mostrare come il canto – attraverso i secoli – si è fatto spesso carico del ruolo di strumento di analisi e sintesi. Con una vocalità che è stata come un cardine per i neri americani – contemporaneamente punto di unione e punto di rottura (ricordiamo ad esempio Whitney Houston e Nina Simone), il canto va considerato come un patrimonio continuamente ri-vitalizzato, ri-attivato, nonché capace di ri-strutturare le relazioni fra persone e comunità.

In questo modo si proverà a separare la componente pseudo-scientifica dal valore di un contributo musicale unico. Obiettivo finale del seminario è la liberazione, seppur parziale, del nostro modo di ascoltare, passando dall’essere semplici ascoltatori che individuano il colore di una musica ad ascoltatori empatici che sono in grado di riconoscere come i movimenti dello spirito e del pensiero trovano la propria voce nel canto.

Professor Gianpaolo CHIRIACO' musicologoQuesto straordinario evento è parte integrante della visione e delle attività del LASEVLaboratorio di Antropologia Sociale e Visuale – ideato e coordinato dal prof. Vito Antonio Aresta che si è avvalso di solide sinergie e molteplici collaborazioni per consolidarlo sul territorio. Infatti, è oramai ben operativo un Accordo di Rete tra il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, il Liceo di Scienze Umane E. Palumbo (Brindisi – Latiano), l’IISS E. Ferdinando (Mesagne – San Pancrazio Salentino) e appunto l’ISBEM – Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo che lo ospita nell’ambito delle strategie internazionali inerenti il Monastero del Terzo Millennio.

Giova ricordare che, durante lo scorso anno accademico, il LASEV ha indagato il tema della Diaspora africana in Europa coinvolgendo con successo gli studenti delle classi quarte dell’IISS Epifanio Ferdinando. Frutto di quelle attività didattiche e scientifiche è stata la presentazione del Dossier Statistico Immigrazione– L’edizione attivata dal LASEV quest’anno, si propone di indagare il rapporto tra espressioni culturali e distruzione dei pregiudizi razzisti mediante lezioni frontali, workshops, proiezioni di film e documentari, testimonianze di immigrati e interventi di ricercatori e docenti universitari, performer, operatori di strutture di accoglienza, etc. Il corso vede la partecipazione di alcuni studenti sia del Liceo di Scienze Umane E. Palumbo (Brindisi – Latiano) sia dell’IISS E. Ferdinando (Mesagne – San Pancrazio Salentino) e si concluderà a maggio, anche se non è esclusa la prospettiva di iniziative di qualità durante la prossima estate.

*Il Prof. Gianpaolo Chiriacò è docente di Ethnomusicology presso la Libera Università di Bolzano. Ha lavorato come ricercatore all’Università del Salento occupandosi principalmente di musiche afroamericane e popular music. Per due anni è stato Research Fellow presso il Center for Black Music Research (Chicago) nell’ambito del progetto Marie Curie dal titolo Afrovocality/Rotvosciame.

I suoi principali ambiti di ricerca sono l’antropologia della voce e le identità culturali legate alla diaspora africana, di cui si occupa con un approccio che mira a unire l’etnomusicologia, gli studi culturali, l’attivismo e la perfomance. È curatore e organizzatore di due edizioni del symposium ‘Black Vocality: Cultural Memories, Identities, and Practices of African-American Singing Styles’, presso il Columbia College di Chicago. Ha presentato il suo lavoro in America e in Europa, in conferenze, pubblicazioni, performance, seminari ed installazioni multi-mediali: http://www.afrovocality.com

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