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Brindisi e la processione del Corpus Domini

da Cosimo Saracino
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Domenica 11 giugno 2023 si terrà la Solenne Celebrazione del Corpus Domini. La Santa Messa, che avrà luogo alle ore 18.30 presso la Cattedrale di Brindisi,  sarà officiata da S. E. Rev. ma Mons. Giovanni Intini. Alla funzione seguirà la tradizionale processione per le vie cittadine, che partirà da piazza Duomo e proseguirà per via Montenegro, viale Regina Margherita, piazza Vittorio Emanuele, corso Garibaldi, piazza Vittoria, via Santi, via Casimiro, via Duomo per fare poi ritorno in piazza Duomo.

Domenica 11 giugno 2023 alle ore 18.30 S.E. Rev.ma Mons. Giovanni Intini officerà la Santa Messa per la Solennità del Corpus Domini presso la Pontificia Basilica Cattedrale di Brindisi. Dopo la Celebrazione, avrà luogo la tradizionale processione per le vie cittadine, che partirà da Piazza Duomo, per poi proseguire lungo via Montenegro, viale Regina Margherita, piazza Vittorio Emanuele, corso Garibaldi, piazza Vittoria, via Santi, via Casimiro, via Duomo, terminando nuovamente in Piazza Duomo. Si invitano coloro i quali abitano le vie di questo itinerario ad ornare i balconi e le strade, in segno di onore al Santissimo Sacramento.

A partire da sabato 10 giugno e per tutto il periodo estivo saranno posizionati all’interno della Cattedrale di Brindisi una serie di pannelli didascalici per sensibilizzare fedeli e turisti sul furto che ha interessato il Museo Diocesano di Brindisi, che ha privato la Chiesa e il popolo dei fedeli dell’intera collezione di argenti sacri. Tra questi rientra il prezioso ostensorio, datato 1706, utilizzato nel corso delle processioni del cosiddetto «cavallo parato». Proprio la Solennità liturgica del Corpus Domini ha offerto l’occasione per realizzare questo progetto comunicativo, nato dall’idea del professor Teodoro De Giorgio, storico dell’arte della Società di Storia Patria per la Puglia, di concerto con il parroco della Cattedrale don Mimmo Roma. Il proposito dei pannelli didascalici è di mantenere viva l’attenzione pubblica sull’inestimabile patrimonio culturale trafugato, illustrando la storia dei singoli manufatti. «Quei pannelli – precisa il professor De Giorgio – sono una sorta di pietra d’inciampo per riflettere sul valore civile del nostro patrimonio, fatto di riti, di storie, di luoghi e di oggetti».

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