Si terrà presso Piazza Umberto I a Latiano sabato 26 agosto alle ore21:00 la prima Rievocazione Storica sulla leggenda del SS. Crocifisso, organizzata dall’Amministrazione Comunale, in modo particolare dall’Assessorato alla Cultura, Istruzione, Servizi Sociali.
Si porterà in scena il racconto della leggenda del Crocifisso Miracoloso che a Latiano dimora dalla metà del XVI sec. e che da allora viene venerato e onorato.
Aprirà la serata, grazie anche alla collaborazione della parrocchia S. Maria della Neve e del parroco, il Gruppo Storico Città di Latiano, che realizzerà il corteo della carovana di zingari – così come narra la leggenda legata a questo culto – al termine del quale, su idea della Pro Loco Latiano, un gruppo di attori di diverse compagnie teatrali, coordinate dal direttore artistico della serata, Gino Cesaria, porterà in scena, gli istanti cruciali della leggenda, con una visione interpretativa propria del regista.
L’evento, che coinvolge tanti figuranti, si pone come apertura dei festeggiamenti in onore del Cristo Crocifisso (già patrono e protettore della città). La manifestazione ha portato, in questi mesi, il lavoro di ricerca, di scrittura e di studio, ma anche il coinvolgimento di più associazioni che hanno dato vita alla realizzazione di una messa in scena a dir poco unica.
L’evento è volto a coinvolgere vari filoni storico-culturali, ma anche di piacevole fascino e intrattenimento, si pensa, per esempio, ai ballerini coinvolti e alla Maestra di scuola di danza che li ha coordinati. Seguendo la tendenza di grandi eventi che il territorio culturale pugliese ha proposto negli ultimi tempi, per la prima volta anche Latiano riporterà alla luce la cultura e le tradizioni popolari che un tempo appartenevano totalmente alla cittadina messapica, facendo conoscere, al contempo, agli ospiti che popolano i nostri territori nel periodo estivo, il valore di una comunità costituita da gruppi folkloristici, associazioni teatrali, ballerini, scenografi, coreografi, artigiani e semplici volontari che si adoperano per custodire e tramandare le bellezze del nostro territorio.