Una serie di ovvietà: la Puglia è una delle regioni più belle d’Italia e il Salento uno dei territori più attrattivi nel mondo. In Puglia e nel Salento ci sono molti meravigliosi lidi privati. Come in Liguria o in Sardegna. In Puglia e anche nel Salento ci sono spiagge libere, altrettanto meravigliose, e forse non abbastanza numerose. Come in Liguria o in Sardegna o in Emilia-Romagna. In Puglia si possono comperare un caffè e un cornetto con poco più di un paio di euro, come nel resto d’Italia. In Puglia si rischia di spendere il triplo o il quadruplo per la stessa colazione, in qualche bar da evitare, come in tanti altri bar disseminati in giro per il Paese. In Puglia si può pranzare e cenare spendendo il giusto e tornando a casa sazi e soddisfatti per l’onestà del conto o degustare menù gourmet a costi ben più alti, esattamente come in Liguria o in Sardegna o nel Lazio. Mi verrebbe da dire: niente di nuovo sotto al sole, neppure sotto al sole cocente di questa bella estate che non accenna a concludersi.
Eppure, sfogliando la rassegna stampa della stagione, emerge un quadro letteralmente capovolto. Negli ultimi mesi ho girato il Salento per le mie attività istituzionali, ritagliandomi anche qualche giorno per la famiglia. Ho attraversato, è appena il caso di dirlo, città e paesi, paesaggi e mari, tutti ugualmente incantevoli, tutti meritevoli di una visita, per una concentrazione di bellezza che è davvero difficile ritrovare altrove. Ho consumato colazioni, pasti, soste sotto agli ombrelloni senza sussultare una volta alla vista di uno scontrino. Certo, per abitudine preferisco frequentare mete più popolari, ma ho trovato – com’è normale che sia – luoghi più accessibili e meno accessibili, semplicemente perché così funziona il mercato, esistendo offerte più costose e offerte meno costose, perché rivolte a target differenti.
In questi mesi si è consumata né più e né meno che un’aggressione mediatica a mezzo social ai danni del Salento e dell’intera Puglia, da chi non riesce in altro modo ad abbattere le leadership salentina e pugliese rispetto alla capacità di offrire servizi e prodotti di alto livello.
Ma la Puglia e il Salento sanno anche essere molto resilienti, per cui sono assolutamente convinto che sapranno utilizzare l’inutile urto di questa campagna diffamatoria per fare di più e meglio, preparandosi nel migliore dei modi alla prossima estate.
5 commenti
Assolutamente vero , c’è in atto una campagna denigratoria ,spesso fatta da pugliesi che non si rendono conto del danno che fanno a loro stessi o ai loro eredi che in qualche modo potrebbero trarre vantaggio dal flusso turistico che inevitabilmente fa lievitare i prezzi .Ciò ,dal punto di vista finanziario nel lungo termine è positivo.
È solo un gioco di mercato. Stanno facendo lo stesso con l’Albania che quest’anno ha raggiunto un picco di turisti italiani. Il servizio, l’ospitalità e la bellezza pugliese rimangono mete ancora inesplorate da tante persone.
Un vecchio saggio diceva:
“CIO CHE TI SPETTA TI ASPETTA” Quindi il Salento e la Puglia in generale, ha ancora tanto da dare.
Ottima commento Sindaco, purtroppo è palese l’esistenza di una campagna mediatica per diffondere disagi che non esistono.
Sono Emiliano, Vivo in puglia da un ventennio, un po’ tutto corretto quello che viene riportato, per lavoro viaggio non solo in puglia ma su tutto il territorio nazionale e la musica non cambia, si dovrebbe dire che tutto e cresciuto e su tutte le latitudini.
Le persone meno viaggiano e meno hanno la possibilità di fare comparazioni, inoltre purtroppo in questo mondo di social tutto viene amplificato.
A questo proposito vorrei dire che comunque occorre anche essere un tantino critici non nascondere la testa sotto la SABBIA, non a caso sabbia, perché proprio sulle nostre spiagge continuano le invasioni di zone libere.
E questo avviene sicuramente anche per lo scarso controllo e la leggerezza con cui si concedono naturalmente a prezzi irrisori i tratti più belli agli speculatori, dove guarda caso avvengono i più eclatanti fenomeni di prezzi a dir poco strani.
Perciò non credo che ci sia bisogno di ignorare o sminuire fenomeni che comunque ci sono e che sicuramente non fanno il bene della Puglia.
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