Sono abbastanza singolari le polemiche sollevate da alcuni dirigenti provinciali e regionali del nostro partito sulla scelta del Pd di Mesagne di istituire il seggio per le primarie nella sede del circolo in via Roma 33. Appaiono quasi paradossali dal momento che ad imbastirle sono, in qualche caso, gli stessi che in altri comuni della nostra provincia hanno chiesto che si votasse nei circoli del Pd. La nostra scelta, abbondantemente condivisa nel partito, non è finalizzata, come hanno dichiarato nelle scorse ore i rappresentanti della mozione Emiliano, a ridurre l’afflusso dei partecipanti al voto. L’impegno dei comitati a sostegno dei candidati nell’organizzazione di banchetti, volantinaggi, porta a porta e incontri pubblici per chiamare i cittadini alla partecipazione semmai testimonia il contrario. Chi vota alle primarie per la scelta del segretario del PD, pur non essendo iscritto, entra a far parte dell’albo degli elettori del partito e pertanto non dovrebbe avere nessun imbarazzo ad entrare nei locali del circolo per esprimere il proprio voto così come avviene nella maggior parte dei comuni d’Italia. Se poi c’è chi ha intenzione di utilizzare le primarie del PD come occasione utile a futuri posizionamenti e, pertanto, può avere qualche disagio ad entrare nella sede del partito, questo problema non può riguardarci così come non dovrebbe riguardare quei dirigenti che di queste esigenze si sono fatti carico attaccando l’organizzazione locale del partito che dirigono o pensano di dirigere. A costoro rispondiamo che più che la nostra scelta sono i loro attacchi ad essere “meschini e vergognosi” e che le loro iniziative, non le nostre, tradiscono lo spirito dello statuto del PD e la natura democratica di questa consultazione.
Partito democratico Mesagne.