Nella mattinata di Sabato 30 settembre, alle ore 11, giungerà dal Vaticano a Mesagne Mons. Anthony Onyemuche Ekpo, Sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Mons. Ekpo visiterà la Casa di Zaccheo e ne incontrerà i volontari.
Il Rev.do Mons. Anthony Onyemuche Ekpo è nato il 24 settembre 1981 a Umudike (Nigeria). È stato ordinato sacerdote il 30 luglio 2011 per la Diocesi di Umuahia. Dopo aver conseguito il Dottorato in Teologia Sistematica presso l’Australian Catholic University nel 2013, ha ottenuto il Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana nel 2021. È stato nominato Cappellano di Sua Santità il 17 marzo 2023. Oltre l’igbo e l’inglese, conosce l’italiano e il francese. Dal 5 settembre 2016 è Officiale presso la Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato. L’8 aprile 2023, il Santo Padre lo ha nominato Sotto-Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale è stato istituito dal Santo Padre Francesco con la Lettera Apostolica del 17 agosto 2016, in forma di Motu Proprio, Humanam Progressionem.
Dal 1° gennaio 2017, nel Dicastero sono confluite le competenze del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, del Pontificio Consiglio Cor Unum, del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, e del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, che in quella data hanno cessato il loro mandato. Il Dicastero è dunque chiamato ad esprimere la sollecitudine della Chiesa negli ambiti della giustizia, della pace e della salvaguardia del creato, come in quelli che riguardano la salute e le opere di carità.
Per un quinquennio, le competenze in materia di migranti, profughi e vittime della tratta sono state affidate ad una Sezione posta ad tempus sotto la guida del Sommo Pontefice, coadiuvato da due Sotto-Segretari. Dal 1° gennaio 2023 tale Sezione è confluita nel Dicastero.
Nel 2022, la Costituzione Apostolica Praedicate Evangeliumdi Papa Francesco ha portato a compimento l’opera di riforma della Curia Romana avviata dallo stesso Pontefice: un rinnovamento della Chiesa che pone l’accento sulla sua vocazione missionaria e incoraggia la vita di comunione, che le dona “il volto della sinodalità” (P.E., Pr., 4).
Secondo la Praedicate Evangelium, il Dicastero ha “il compito di promuovere la persona umana e la sua dignità donatale da Dio, i diritti umani, la salute, la giustizia e la pace”; si interessa “alle questioni relative all’economia e al lavoro, alla cura del creato e della terra come «casa comune», alle migrazioni e alle emergenze umanitarie”; approfondisce e diffonde la dottrina sociale della Chiesa sullo sviluppo umano integrale (P.E., Art. 163). Il Dicastero è inoltre chiamato a servire “le Chiese particolari, le Conferenze episcopali, le loro Unioni regionali e continentali e le Strutture gerarchiche orientali”, collaborando con esse nel campo della promozione umana integrale. Si intende con questo rimarcare così la centralità della vita di comunione, “che è per la missione ed è essa stessa missionaria”.
Il Dicastero è competente nei confronti di Caritas Internationalis, secondo i suoi Statuti; mantiene uno stretto rapporto con la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, tenendo conto dei suoi Statuti; collabora con la Segreteria di Stato anche partecipando alle delegazioni della Santa Sede in incontri intergovernativi nelle materie di propria competenza.
Il Dicastero è altresì competente nei confronti della Fondazioni Giovanni Paolo II per il Sahel, la Fondazione Giustizia e Pace e la Fondazione Il Buon Samaritano. Allo stesso è affidata la supervisione del Fondo Populorum Progressio per l’America Latina.
Il Dicastero ha affidato il progetto della Laudato si’ Action Platform, voluto da Papa Francesco per favorire la diffusione dei principi dell’Enciclica Laudato si’ e la loro concreta attuazione.