Siamo al terzo appuntamento della rassegna culturale LE SFIDE DEL MONDO ATTUALE, che durerà fino a tutto aprile del 2024. Venerdì 29 dicembre alle ore 18, nel salone della “Di Vittorio” in via Castello, 20 a Mesagne si parlerà di
CAMBIAMENTI GEOPOLITICI IN CORSO. E’ FINITA LA PACE ?
Stiamo vivendo una fase storica di grandi cambiamenti geopolitici.
Tutti gli equilibri usciti dalla seconda guerra mondiale sono messi in discussione e la competizione tra vecchi e nuovi soggetti provoca in tante parti del mondo tensioni e guerre.
Prima la guerra in Ucraina, poi l’attacco terroristico di Hamas lo sorso 7 ottobre ed ora il genocidio dell’intero popolo palestinese a Gaza, ad opera dell’esercito israeliano.
A ciò si aggiungono decine di altre guerre altrettanto sanguinose ma sostanzialmente ignorate.
Papa Francesco ha parlato da tempo che è in corso “la terza guerra mondiale a pezzi”.
- Quali equilibri geopolitici sono stati messi in discussione?
- Quali sono i nuovi scenari e i possibili equilibri che si stanno delineando tra le potenze mondiali?
- Quale ruolo possono avere le opinioni pubbliche per bloccare la deriva della guerra?
- Dobbiamo ancora credere all’imperativo “PRIMA DI TUTTO LA PACE” ?
Ne parlerà un ospite di eccezione: FEDERICO PETRONI, analista e coordinatore didattico della Scuola di Limes (rivista di geopolitica).
Introduce e coordina Giovanni Galeone, Presidente dell’Associazione Di Vittorio.
E’ UN’INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE AMICI DELLA DIVITTOREIO E DELLA BIBLIOTECA PORTULANO
FEDERICO PETRONI
Analista e coordinatore didattico della Scuola di LIMES. Si interessa in particolare degli USA e del suo ruolo nel mondo. Autore ultimamente dell’articolo “Gli Stati Uniti non sanno che fare. L’introvabile intelligenza strategica dell’America” pubblicato sul numero in edicola della rivista Limes.
LIMES, rivista italiana di geopolitica, diretta da Lucio Caracciolo e da lui fondata nel 1993.
Si è ormai affermata come uno dei più influenti e autorevoli luoghi di riflessione geopolitica in Europa. Ad essa collaborano studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera) di diverso orientamento in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. L’uso di cartine geopolitiche è una caratteristica di Limes perché sono uno strumento essenziale per capire le situazioni di guerra e per sviluppare il confronto libero delle opinioni.