Negli ultimi tempi, un acceso dibattito ha preso forma tra sostenitori del Mercato Libero e difensori del Mercato Tutelato, focalizzandosi su come risparmiare sulle bollette di energia elettrica. Tuttavia la vicenda emersa dopo una denuncia presentata solo pochi giorni fa ai Carabinieri, ha svelato una triste notizia che ha poco a che fare con la disputa sui mercati energetici.
Il fulcro della questione, che tiene in ansia molte famiglie, è rappresentato dalle bollette spesso onerose che devono affrontare per evitare di restare al buio. Allora c’è chi fa preventivo e paragona probabili bollette e chi, come dimostra questa storia, spesso supera ogni limite concepibile.
Dopo anni di abusi, la sorpresa: qualcuno si era collegato al contatore Enel del proprietario della casa a piano terra, facendo schizzare le bollette a cifre esorbitanti.
Incredibilmente, nessuno aveva notato nulla; la luce della scala era condivisa, e i due appartamenti disponevano di contatori separati. Tuttavia, un elemento non quadra: la bolletta della signora a piano terra.
Il sospetto di un impianto vetusto con possibile dispersione di energia aveva spinto questa madre cinquantenne a chiamare il suo elettricista di fiducia. Nonostante i controlli, nessun risultato convincente veniva ottenuto, fino a quando un amico le suggerisce di rivolgersi ai Carabinieri.
Il 5 gennaio, scatta la denuncia per truffa e furto di energia ai danni della proprietaria del primo piano in una traversa di via Sandonaci. La signora, disperata, aveva precedentemente contattato più volte il call center dell’Enel, segnalando un aumento del consumo, nonostante sua figlia fosse l’unica residente nella casa di famiglia. I tecnici della società elettrica si limitavano a confermare che il contatore funzionava correttamente, e i consumi erano certi.
Solo l’intervento dei Carabinieri e di un elettricista di loro fidicia ha chiarito l’equivoco: gli inquilini del primo piano avevano interrotto la loro fornitura elettrica a dicembre 2022, mantenendo però frigorifero, condizionatori e luci sempre accese, persino di notte. Da dove traevano l’energia? Dalla fornitura dell’ignara proprietaria del piano terra, costretta per anni a pagare bollette salatissime. Ora, la donna ha deciso di portare l’intera vicenda davanti a un Giudice per vedersi garantiti i suoi diritti.