Ieri mattina, mercoledì 29 maggio, gli ospiti della RSSA S. Antonio di Padova di Mesagne si sono recati in pellegrinaggio a Latiano presso il Santuario Madonna di Cotrino. Neanche la pioggia ha fermato la voglia degli anziani di uscire dalle mura della struttura per recarsi in luogo tanto caro alla devozione mariana. L’entusiasmo era visibile nei loro occhi tra commozione e felicità. Accompagnati dalle Suore Antoniane e dagli operatori, sono stati accolti, nella Chiesa grande, da Padre Antonio, priore della Comunità cistercense di Latiano, che ha spiegato con semplicità la storia di Cotrino.
La realtà storica del Santuario di Cotrino si fonda sulla presenza di una meravigliosa effigie della Vergine Maria. Si tratta di una stupenda icona di epoca bizantina che, dopo vari rimaneggiamenti e soprattutto dopo il restauro ultimato nel settembre del 1965, mostra ai devoti e ai tanti pellegrini il volto tenero di una Madre con in braccio il suo Bambino (Madre della tenerezza o glicofilusa), in un atteggiamento mirabilmente affettuoso, espresso dal contatto delle guance.
Un venerdì dell’aprile 1605, verso le ore 15, giorno in cui una giovane contadina forestiera, accompagnata dal suo consorte, entrava in Latiano, chiedendo dove fosse la casa dell’arciprete. A motivo di un disastroso accidente, questa povera donna era rimasta in un tratto offesa in tre sensi del corpo, perché cieca, sorda e muta…Una notte (le apparve) la SS. Vergine, e chiamandola col proprio nome, così le disse: – Io sono la Madre di Dio. Vengo ad assicurarti che sei già libera da ogni male, perché vedrai, udirai e parlerai a tuo talento. In contraccambio, voglio da te che tu vada alla Provincia di Terra d’Otranto, e proprio nel luogo detto Cotrino, territorio della Terra, detta Latiano, ed ivi troverai una mia immagine, nascosta sotto alcune macchie…
Dopo la visita al chiostro e un momento di preghiera nella Chiesa piccola, gli anziani hanno fatto rientro nella loro sede per raccontare agli altri la gioia dell’incontro con Maria.