“Favorevoli all’unanimità”. È stato il ritornello che il segretario generale ha ripetuto per ogni atto approvato in Consiglio comunale. Non poteva essere diversamente con un’assemblea composta al 100% da consiglieri eletti nelle liste a sostegno di Toni Matarrelli. Il primo incontro del Consiglio ha visto momenti istituzionali significativi con qualche filo di emozione. L’elezione del Presidente del Consiglio, nella persona dell’avvocato Giuseppe Semeraro, e della vicepresidente, avv. Rosanna Saracino, ha sancito ufficialmente l’inizio di una consiliatura che tutti auspicano duri cinque anni. Tra i banchi di Palazzo dei Celestini c’erano molti al primo giorno di scuola. Si sono presentati puntuali al suono della campanella, vestiti come si addice al ruolo, in maniera casual e senza troppe esagerazioni. È un Consiglio comunale composto per il 25 per cento da donne, tutte entusiaste e pronte ad approfondire argomenti e fare proposte.
I lavori sono stati aperti dal consigliere anziano, solo per numero di voti, Antonello Mingenti, che ha subito ringraziato i suoi 743 elettori. Nessuna fibrillazione, tutti dalla stessa parte, solo un piccolo mistero sulla votazione della vicepresidente che ha visto due schede bianche. Considerando che una l’ha imbucata la stessa Saracino, sarebbe interessante capire chi è il franco tiratore. Ma poco importa. L’emozione più grande si è palesata quando il sindaco Matarrelli, indossando la fascia tricolore, ha letto per la seconda volta la formula del giuramento: «Giuro di osservare lealmente la Costituzione italiana, le leggi dello Stato, lo Statuto del Comune e di adempiere ai doveri del mio ufficio nell’interesse dell’amministrazione del bene pubblico». La voce a tratti rotta dall’emozione ha creato un pathos che si è riversato sul prosieguo dei lavori.
Il Consiglio comunale, questa mattina, oltre alle pratiche istituzionali, aveva da approvare le nuove tariffe TARI e su questo punto è intervenuto il Sindaco, che ha voluto spiegare: «Mesagne negli ultimi cinque anni non ha conosciuto nessun incremento nella tariffa nonostante l’aumento del costo della vita. Da quest’anno la tariffa, però, subirà un aumento molto al di sotto dell’aumento del costo della vita sancito dall’Istat. Mesagne – ha sottolineato Matarrelli – rimane la città con la tariffa più bassa rispetto ad altri comuni della provincia di Brindisi. Gli aumenti andranno dal 3,97% in poi per quelle abitazioni occupate da una sola persona fino al 9% in più per famiglie con 4 componenti. A fronte di un incremento degli indici Istat del 17% – ha concluso il primo cittadino – il costo della TARI crescerà molto meno». Ed anche su questa delibera l’unanimità è stato il sigillo finale.