Home Attualità Domenica 11 agosto al via esposizione artistica “Memoriale – l’albero d’ulivo nell’età della Tecnica”

Domenica 11 agosto al via esposizione artistica “Memoriale – l’albero d’ulivo nell’età della Tecnica”

Organizzata da Nicholas Neglia Caropreso rimarrà aperta fino a domenica 25 presso l’ex Convento dei Cappuccini di Mesagne. Accesso libero

da Cosimo Saracino
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Memoriale – L’albero d’ulivo nell’età della Tecnica è un progetto artistico multidisciplinare dell’artista sud italiano Nicholas Neglia Caropreso.

La ricerca portata avanti dall’artista vuole focalizzarsi sullo stretto rapporto che il territorio instaura con le specie che lo abitano, prendendo in questo caso come riferimento l’albero d’ulivo, il batterio Xylella Fastidiosa e le attività umane.
Scopo dell’esposizione è mostrare come il batterio Xylella non sia altro che una conseguenza di un’atteggiamento improprio dell’essere umano nei confronti dell’ecosistema. Ognuna delle componenti prese in causa dall’artista sono infatti le varianti antropiche che hanno favorito, o addirittura permesso la diffusione e la presenza del batterio in Puglia.

Il progetto si colloca come seconda parte della ricerca iniziata da Caropreso in Germania sul flusso intensivo di container che dal porto di Rotterdam raggiungono ogni giorno gran parte delle regioni europee. Il batterio infatti nel 2013 è arrivato dal Costa Rica in Italia tramite la stessa rotta commerciale, provocando i danni che oggi conosciamo a più di ventuno milioni di alberi d’ulivo presenti in Puglia da secoli.
Tale interferenza con l’equilibrio naturale degli ecosistemi è solo una delle cause antropiche da ricondurre al problema Xylella.

Arrivato poi sulle coste del Salento, questa specie batterica aliena per l’Italia ha trovato modo di proliferare in un territorio già malato da decenni per abuso di pesticidi ed erbicidi. Situazione favorita poi da ettari di campagne incolte che incentivano gli insetti vettori del batterio a propagare la malattia. A decidere poi il collasso definitivo dell’ecosistema pugliese è stata una mala gestione del problema, incentivata da interessi politico-economici entrati in conflitto con dinamiche socio-antropologiche della comunità dei coltivatori.

L’albero d’ulivo è solo una delle vittime dell’antropocene, l’attuale epoca geologica dove l’influenza dell’essere umano, in particolare dopo l’avvento della tecnica come fenomeno di controllo della natura, è superiore a qualsiasi altra forza naturale. La facilità con cui un’escavatrice sradica per poi smaltire un tronco d’albero d’ulivo, che diversamente richiederebbe giorni di lavoro nonchè un enorme sforzo fisico, è la chiave per comprendere il disequilibro che l’uomo moderno ha creato tra la nostra specie e le cose di natura.

Nicholas Caropreso illustra nella mostra questo processo in quattro sezioni:

– Installazione artistica, albero d’ulivo infetto.

– registrazioni audio dello sradicamento degli alberi.

– grafiche delle componenti antropiche

– Cortometraggio girato nelle campagne di mesagne e latiano.

La mostra sarà aperta dalle ore 09 alle 20 e avrà luogo nell’auditorium dell’Ex convento dei Cappuccini di Mesagne (ora istituto di ricerca ISBEM).

Ingesso gratuito

Col patrocinio di: Regione Puglia, Comune di Mesagne, Istituto di ricerca ISBEM, COMEPER, Unione Europea, Repubblica Italiana, Puglia Sociale, FESR Puglia

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