Oggi Roberto Potì avrebbe compiuto 76 anni, e lui nella sua compostezza proverbiale che lo contraddistingueva lo avrebbe festeggiato con la sua famiglia. Ritorna alla memoria la figura esemplare dello sportivo che ha trascorso 40 anni della sua vita in quello spazio ora diventato parco prima come calciatore, poi come allenatore, e infine come dirigente. Roberto voleva essere un esempio e non un simbolo, perché i simboli dividono mentre gli esempi no; si possono seguire, amare, comprendere o rifiutare ma non possono dividere. Un uomo che mise gli altri prima di lui, che pose il noi prima dell’io. Roberto era una persona con l’inarrestabile impegno a favore degli ultimi, contro le disuguaglianze, per l’inclusione; può essere considerato rappresentativo di tutte quelle persone che hanno dato tanto allo sport, ai giovani, agli altri; di tutti coloro che non sono stati campioni degni di nota, ma semplici protagonisti della vita comunitaria con la forza della passione e della generosità. Da un bel po’ di tempo si è costituito una associazione “parco R. Potì “, che in collaborazione con l’ associazione “ I trasportatori di sogni “ che conta centinaia di soci e di altre associazioni del territorio si continuerà a ravvivare tutti gli spazi del parco. Abbiamo un meraviglioso contenitore che ci invidiano un po’ tutti, affermano i responsabili, ma sono assenti i contenuti. A tal proposito serve un aiuto di tutti per individuare altre iniziative a cominciare dall’Amministrazione Comunale,che per la verità si sta adoperando per rendere ancora più attraente il parco, che insieme alle associazioni, alla biblioteca ubicata nella sala di vetro, che rappresenta un vero fulcro, un polo catalizzatore di tutte le attività che si andranno a programmare, e naturalmente ci vuole l’aiuto dei frequentatori del parco. L’associazione “ parco R.Potì “ sta cercando da parte sua di attuare dei progetti nelle scuole, uno di questi “ adottiamo un parco “serve a far prendere consapevolezza fin dalla più giovane età ai cittadini su vari temi come l’ambiente,il rispetto per le persone e le cose, la legalità ecc..;sicuramente l’amministrazione comunale continuerà ad individuare le necessarie risorse finanziarie e umane da impiegare sul parco con interventi strutturali, come mettere in ordine e in funzione il campo di bocce, migliorare e disciplinare la funzionalità del campo di calcetto. Il 14 settembre saranno dieci anni che Roberto non è più tra noi, a portarlo via è stata una malattia atroce per come cancella il ricordo e l’identità degli uomini, ma nessuna senescenza, individuale e collettiva potrà mai sbiadire il suo ricordo. Per ricordarLo l’associazione “ parco R.Potì “ con l’impegno e l’aiuto concreto dell’Amministrazione Comunale di Mesagne con in testa il Sindaco sta organizzando sia degli eventi sportivi ( torneo di calcetto, di pallavolo ecc) e sia degli eventi musicali e culturali proprio per riempire di contenuti quello splendido parco urbano,
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