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Vent’anni di Villa Leta: da dimora infestata a tempio della gastronomia mesagnese

da Cosimo Saracino
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Era una volta, nel cuore delle campagne mesagnesi, una villa che incuteva timore, avvolta da un alone di mistero e leggende inquietanti. Fino al 2004, Villa Leta era conosciuta come la casa della Signora Leta, un luogo da cui i ragazzi si tenevano a distanza, salvo gli audaci che vi si avventuravano in bicicletta nella speranza, mista al timore, di avvistarne il fantasma della donna bruciata. Tuttavia, quello stesso anno, un’onda di cambiamento ha trasformato la paura in piacere, i brividi in fame, e le leggende in realtà culinarie.

Protagonista di questo “miracolo” gastronomico è lo chef Mino Caiulo, uno dei nomi più apprezzati della ristorazione mesagnese. Con un mix di passione, talento e una buona dose di marketing, ha rivoluzionato la villa, trasformandola in un ristorante che oggi è un punto di riferimento per chiunque desideri festeggiare un evento speciale o godersi una cena in un’atmosfera unica. Il nome del locale, Villa Leta, è un omaggio alla vecchia leggenda che terrorizzava i mesagnesi, un esempio di come la tradizione possa essere rivisitata in chiave moderna per creare nuove emozioni.

Da quel fatidico agosto del 2004, la villa diroccata ha subito una metamorfosi grazie alla costanza e alla visione dei fratelli Caiulo. Mattonella dopo mattonella, hanno costruito non solo un ristorante, ma un’esperienza. Gli spazi sono stati ampliati, arricchiti di nuove location, fino a diventare un’oasi di frescura nelle torride estati pugliesi, dove si può cenare all’aperto in un giardino che sembra sospeso nel tempo.

“Ci tengo a ringraziare tutte le persone che frequentano il nostro ristorante affidandoci anche i loro eventi più importanti”, afferma lo chef Mino con gratitudine. “Ognuno dei nostri ospiti è stato per noi motivo di orgoglio e di stimolo a fare sempre meglio per ripagare la fiducia che ci hanno dimostrato.” Un ringraziamento speciale va anche a tutto lo staff, che ha accompagnato i fratelli Caiulo in questo viaggio ventennale, fatto di sacrifici ma anche di immense soddisfazioni.

Vent’anni sono passati da quando Villa Leta ha aperto le sue porte, e oggi quel luogo, una volta infestato dai fantasmi, è diventato un tempio della gastronomia, dove ogni piatto racconta una storia, ogni evento diventa un ricordo indelebile e niente fa più paura, nemmeno il conto. 

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