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Forse non tutti sanno che da quasi 40 anni c’è una via a Mesagne che esiste solo nella fantasia, come una sorta di fantasma che vive di sola voce, senza bisogno di conferme visive.
È la via Aldo Moro, quartiere Seta, vittima di un ignoto camionista che nel lontano 1987, probabilmente con una manovra errata, divelse la targa dell’illustre statista democristiano. Al suo posto un nastro nero, forse un drappo, in segno di lutto, o per ricordarsi che quel palo piantato sul marciapiede all’inizio della strada a qualcosa doveva pur servire.
Poco importa, avranno pensato amministrazioni comunali ed uffici preposti nel tempo: tecnologia e progresso renderanno inutili toponomastica, toponimica e qualsiasi altro tipo di atavico ratto. Arrivò infatti il navigatore satellitare, il quale però, non conoscendo la storia di Mesagne e dei suoi incauti camionisti (ma forse era forestiero), conduce diligentemente in una scuola media dall’altra parte della città.
In fondo ogni paese ha le sue stranezze. E allora, caro Comune di Mesagne, non cambiare mai, e lascia che la targa di via Aldo Moro resti in mistero, un assenza che sfida il tempo. Dopotutto, chi altro ha una via senza nome da quasi 40 anni?
Fabio Massimo Caforio