La notizia del passaggio della locale società di calcio dalla famiglia Todisco ad una cordata extra cittadina, giunta a sorpresa, chiude un ciclo storico del calcio mesagnese. Da quasi un quarto di secolo, infatti, lo sport più popolare si è identificato a Mesagne con Vincenzo Todisco, conosciuto anche come Maradona, e la sua famiglia. Un ciclo iniziato all’alba degli anni duemila per una gestione che è risultata la più lunga nella storia del calcio mesagnese. Una fase costellata da momenti esaltanti e meno felici, come è fisiologico per periodi così lunghi, intervallata da brevi assenze e qualche fugace gestione extra.
Va riconosciuto che se i tifosi di calcio mesagnesi hanno potuto vedere per diversi anni allo stadio le partite di pallone, e spesso senza neanche lo stadio, lo devono a Vincenzo Todisco che di questo non può che essere ringraziato, avendo speso tempo e risorse per garantire la presenza di Mesagne nei campionati regionali di calcio.
Il campionato più frequentato nella sua gestione è stato quello di Promozione, ma non sono mancati gli acuti, con i 4 campionati di Eccellenza, uno vinto con una bella cavalcata in Promozione nel 2007, un altro grazie ai playoff nel 2015, poi nel 2018 con l’indimenticata vittoria in Coppa Italia, e infine con il ripescaggio nel 2023. Quattro campionati non consecutivi terminati con due salvezze ai play-out seguite dalla non iscrizione al campionato e due retrocessioni, a dimostrazione che l’Eccellenza era il target massimo che ci si poteva consentire. Alle cadute, comunque, Todisco ha fatto seguire sempre le ripartenze, cercando di riportare entusiasmo e partecipazione, per quanto nelle sue possibilità.
Nell’ultima fase non esaltante la città si era disamorata del calcio e le presenze in tribuna erano sempre più limitate, la famiglia ha preso atto di questo e dell’impossibilità di assicurare una continuità interna e ha avuto il merito di passare la mano a una nuova gestione.
Di questa nuova gestione extra mesagnese che non si è ancora presentata alla città si sa poco, i precedenti di gestione extra locale in passato hanno avuto sempre un respiro corto, staremo a vedere. Forse va fatta una riflessione che riguarda la nostra città nel suo insieme che si vanta di primeggiare in tante cose, Mesagne non partecipa ad un campionato interregionale di calcio da 37 anni, anche il basket è lontano dai bagliori di alcuni decenni fa, spesso in questi anni si è sentito dire che gli spazi per l’intervento dell’imprenditoria locale nel calcio erano preclusi. Adesso, volendo, non ci sarebbero più alibi.
Giovanni Galeone
