L’Azione Cattolica di Brindisi-Ostuni si appresta a vivere la sua assemblea diocesana ordinaria il prossimo 15 febbraio presso la parrocchia San Vito Martire di Brindisi. Tema centrale dell’assemblea sarà la “Famiglia”, che per l’AC trova la sua primissima declinazione nella Comunità. L’impegno accolto dalla diocesi è, citando Parole di Giustizia e di Speranza, “rimettere al centro la famiglia”, presentata non solo nella sua accezione tradizionale, ma soprattutto come cellula politica, microcosmo sociale e parte integrante della compagine collettiva. A guidare questa riflessione sarà Lorenzo Pellegrino, Vicepresidente per il settore giovani della diocesi di Otranto (già segretario nazionale del Movimento Studenti di Azione Cattolica).
Il messaggio da rendere centrale è quello che vede la famiglia, nella sua dimensione di comunità, aprirsi ad un “tempo oltre il mio tempo”, un tempo che non sarebbe lo stesso senza il contributo di ciascuno. Ogni individuo è chiamato a vivere uno spazio che non è solo proprio, ma che contribuisce a costruire uno spazio comune. Questa riflessione è definita come uno degli esercizi più politici che una persona possa fare: costruire un bene comune che parte dal singolo.
Sarà il cantiere associativo, crocevia di storie e relazioni, ad ospitare i pensieri di ciascuno e tradurli in priorità di “tutti, tutti, tutti”. Le coscienze di giovani e adulti saranno sollecitate al confronto su quattro questioni definite: la frontiera come punto di incontro tra identità diverse, la democrazia come sinonimo di partecipazione consapevole, la tutela di un dibattito pubblico di qualità, la custodia delle risorse naturali.
Cura e Partecipazione sono le parole chiave per rendere la comunità inclusiva e democratica. L’Azione Cattolica propone di recuperare un dialogo responsabile per indirizzare il mondo verso la comunione di intenti.
Unico è l’obiettivo: Incontrarsi sulle frontiere per costruire un Orizzonte comune e impedire L’inquinamento della democrazia, imparando a Dominare e custodire le risorse naturali in virtù di un’ecologia integrale.