Home Attualità Quanta strada c’è ancora da fare per la piena valorizzazione dei nostri monumenti?

Quanta strada c’è ancora da fare per la piena valorizzazione dei nostri monumenti?

da Cosimo Saracino
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frantoio ipogeo

Quanta strada c’è ancora da fare sul versante della valorizzazione dei nostri beni monumentali? E’ la domanda che ci siamo posti dopo l’exploit dell’illuminazione della Porta Grande. I lavori di pulizia di questo monumento simbolo della città, per molti considerati non del tutto necessari, hanno aperto gli occhi a tanti mesagnesi che vorrebbero che si valorizzassero anche quelle bellezze riconosciute tali dai cultori della storia locale estranei alla nostra realtà cittadina. Questa mattina Mimmo Stella, responsabile del movimento civico “Terra di Mesagne”, ha postato sul suo profilo facebook la foto che vedete qui pubblicata e che si riferisce al frantoio ipogeo di via E. Santacesaria. Dopo pochi minuti Carmine De Gregorio ha scritto: “Mimmo è meraviglioso, dammi qualche notizia ulteriore. La foto la voglio utilizzare in una mostra che sto preparando sui più bei frantoi di Puglia”. E’ lo stesso Stella che spiega agli internauti chi è De Gregorio: “Per chi non conoscesse l’amico “Nello” Carmine De Gregorio, interessato alla bellezza del Frantoio, è uno storico e scrittore tarantino che ha messo in risalto in questi anni, tutte le bellezze urbanistiche e storico-archeologiche della Puglia, dal Gargano al Salento, non trascurando la nostra Mesagne, anzi…”

Il frantoio ipogeo è attualmente affidato alla responsabilità del Consorzio Gal Terra dei Messapi. Spesso è chiuso ai turisti, ogni tanto un dipendete con molta cura apre le porte. Mario Montanaro del Movimento Democratico e Progressista Articolo 1 scrive: “Il frantoio è nuovamente nell’oblio. Un ambiente riportato alla luce, contenitore storico e culturale, relegato a bettola. Che apporto ha dato a questa struttura la gestione concessa al Gal, avviata con l’amministrazione Scoditti e ratificata dalla attuale?” Forse qui si sconta una scelta politica errata, ma è una domanda quanto mai opportuna che ci permettiamo di girare agli amministratori comunali nella speranza di ricevere una risposta.

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