Si è concluso il tirocinio formativo del progetto InclusionLab: ieri mattina, quattro ragazze hanno ricevuto gli attestati durante una cerimonia negli uffici del Servizio Adi (Assistenza domiciliare integrata) dell’Asl Brindisi, nell’ex ospedale Di Summa. L’iniziativa è stata promossa da RTI San Bernardo, capofila del progetto, in collaborazione con l’Asl Brindisi, l’Arpal Puglia, la sezione di Brindisi dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) e Yuri Benefit Corporation. Hanno partecipato alll’evento il direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio, e la Rup del Servizio Adi, Stefania Cinà, dirigente responsabile dell’Area Gestione Patrimonio dell’azienda sanitaria.
Le quattro protagoniste, che hanno partecipato con grande impegno, hanno completato un tirocinio nel servizio Adi, nel Centro medico-diagnostico Igea di Grottaglie e negli uffici della San Bernardo a Latiano, occupandosi di attività amministrative e di accoglienza. La consegna degli attestati ha segnato il culmine di un percorso dedicato alla formazione, all’autonomia e all’inclusione sociale. Durante la cerimonia, Giuseppe Natale, direttore generale della cooperativa sociale San Bernardo, ha annunciato la nascita dell’Associazione sportiva dilettantistica Olimpia, un’iniziativa volta a promuovere l’inclusione anche nel tempo libero e nello sport. “InclusionLab – ha dichiarato Natale – è molto più di un progetto: è un laboratorio di umanità e futuro. Il progetto, sostenuto insieme a Sirio, Occupazione e Solidarietà e THCS, rappresenta un modello di eccellenza nazionale per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. L’evento ha segnato non una conclusione, ma l’inizio di nuove opportunità per una società che valorizza le differenze e il potenziale di ogni individuo”.
Il direttore generale Maurizio De Nuccio ha sottolineato che “con la conclusione del tirocinio abbiamo visto il cambiamento camminare tra noi, sorridere, imparare, donarsi. In sei mesi queste ragazze hanno conquistato il loro spazio, con delicatezza e determinazione. Ma, più di tutto, hanno lasciato un segno. Voglio ringraziare – ha aggiunto – l’AIPD Brindisi, la cooperativa sociale San Bernardo e il personale della Asl coinvolto nel progetto: tutti hanno creduto che fosse possibile. Perché lo è. Il cambiamento non si proclama. Si incarna. E quando accade, ci trasforma tutti”.