Continua a delinearsi il roster 2025-26 della SS Annunziata Mesagne, che aggiunge un tassello di valore assoluto agli ingressi già formalizzati in precedenza: volano della formazione di mister Viva sarà uno dei palleggiatori più completi della pallavolo locale, Cosimo Balestra, per tutti Mino.
Classe ’88, Mino vanta una carriera di altissimo profilo giocata quasi esclusivamente in categorie superiori fino alla Serie A2 con il Leverano, squadra dalla quale proviene, nonchè in Serie A3 e B con numerose apparizioni tra le quali citiamo ancora il Leverano, il Grottaglie ed il Taviano su tutte. Elegante, esperto e dalla forte presenza a rete, arriva a Mesagne dopo un lungo corteggiamento e con la voglia di rimettersi in gioco in un contesto ambizioso come quello messapico.
Com’è nata la tua passione per la pallavolo e per il tuo ruolo?
É nata grazie a mio zio, che da ragazzo praticava pallavolo e mi ha fatto entrare in palestra all’età di 5 anni. Da quel momento non ho più abbandonato questo meraviglioso sport. Poi, nel corso del tempo, mi sono avvicinato al ruolo di palleggiatore grazie a Vincenzo Fanizza.
Cosa ti aspetti di trovare a Mesagne quest’anno? Perchè la scelta è ricaduta sui colori gialloblu?
A Mesagne mi aspetto di trovare una società seria e sopratutto determinata a raggiungere gli obbiettivi che ci siamo prefissati. È proprio per questo che ho deciso di sposare la causa, per la voglia di far bene.
La società si sta impegnando per costruire un roster importante. Dove può arrivare la SS Annunziata in un campionato tanto difficile come la B nazionale?
È vero, la società ha fatto grandi sforzi e sono sicuro che potremo dire la nostra in questo campionato che si prospetta di altissimo livello. Ci sono tante squadre attrezzate per il salto di categoria, per cui non sarà affatto semplice portare a casa il bottino ogni domenica. Sarà fondamentale affrontare con grinta e determinazione ogni gara e sopratutto far esplodere il palazzetto ogni volta che giocheremo tra le nostre mura. Noi ci metteremo il massimo impegno, ma sappiamo benissimo che il pubblico è l’uomo in più che può fare la differenza.
