Diabete Italia lancia un appello urgente per l’apertura di corridoi umanitari a favore di bambini e giovani con diabete di tipo 1 a Gaza, dove la mancanza di insulina e di cure mette a rischio la vita di centinaia di persone. La testimonianza di Lujain Nashwan, 19 anni, raccontata da Monica Priore dell’associazione, evidenzia una condizione estrema: da mesi sopravvive con insulina scaduta e senza possibilità di conservarla correttamente a causa dei blackout. Vive in una tenda dopo la distruzione della sua casa, tra crisi glicemiche e svenimenti quotidiani.
Secondo Diabete Italia, a Gaza ci sono circa 71 mila persone con diabete, di cui almeno un migliaio con diabete di tipo 1, ma probabilmente molte di più. L’associazione denuncia che senza insulina non si sopravvive e chiede al Governo italiano, alle ONG, all’OMS e alla Croce Rossa di inserire i pazienti con diabete tra le priorità nelle evacuazioni. Si dichiara inoltre pronta a coordinare l’accoglienza sanitaria in Italia, in rete con ospedali e centri specializzati.
La testimonianza di Lujain — “Non lasciatemi sola” — diventa simbolo di una crisi sanitaria drammatica che, oltre alla guerra, minaccia la vita di tanti giovani e bambini a causa della totale assenza di farmaci e cure adeguate.