Dalla cultura al supporto agli enti locali, passando per la formazionee la salute pubblica. Saranno questi i temi su cui si concentrerà il lavoro del direttivo e del comitato scientifico dell’associazione culturale “Civicamente Area Nuova”. Questo sodalizio nato nel solco del volontariato come forma di partecipazione attiva, muove i primi passi definendo un ciclo di laboratori civici incentrati sulla salute, sul tema del ritorno al Sud come prospettiva di lavoro, dell’urbanistica partecipata come leva di sviluppo e crescita dei luoghi. Nel gremitissimo auditorium del Castello di Mesagne sabato sera si è inaugurato il primo dei laboratori dedicato all’associazionismo inteso come motore di sviluppo oltre che come pungolo per la democrazia. Nell’intervento di apertura il presidenteAntonio De Donno, già Procuratore della Repubblica di Brindisi, ha sottolineato il compito assolto dalle associazioni “costruire coscienze civiche, attraverso il confronto sui grandi temi dell’attualità, formare le nuove generazioni, educare alla gestione politica ed amministrativa del territorio, recuperare i valori cui si ispira la nostra Costituzione e valorizzare il nostro patrimonio culturale, artistico, storico, architettonico”. Puntare alla creazione di un cluster della salute territoriale per favorire la collaborazione tra ricerca, formazione e servizi sanitari? Ne ha parlato Marco Benvenuto, docente associato di Public Management all’UniSalento. “Il cluster – ha detto – è un volano di sviluppo poiché prevede il coinvolgimento di università, ospedali e associazioni di pazienti, per garantire una rappresentanza completa delle esigenze locali”. E se il ritorno al Sud è sempre sembrato una chimera, un’idea è la “tornanza” che risponde con storie di successo. Antonio Prota, esperto in sistemi di sviluppo dei territori, ha enucleato le tre azioni essenziali che favoriscono la crescita. “Pianificare – ha affermato –organizzare e valorizzare. Immaginare il futuro, analizzando bisogni e potenzialità, permette di costruire visioni concrete e sostenibili.Organizzare è il passaggio che traduce le idee in sistemi efficienti. Valorizzare è l’azione che mette in luce ciò che il territorio già possiede trasformandolo in energia culturale, sociale ed economica capace di generare nuove opportunità per tutti”. Ha chiuso il laboratorio Carmine Viola, docente di Economia Aziendale all’UniSalento, presidente dell’Osservatorio del Dibattito Pubblico (UniSalento) che ha fatto riflettere sull’importanza della partecipazione attiva dei cittadini alla vita civile. “L’unico modo per salvaguardare il concetto di democrazia e contrastare le derive personalistiche, trasversali a tutti gli schieramenti, è partecipare ai processi decisionali per la gestione e lo sviluppo sociale ed economico delle nostre comunità”. “Ogni cittadino – ha aggiunto la vicepresidente Soriana Drazza – deve essere messo nelle condizioni di avere gli strumenti per capire se la locazione delle risorse di tutti produce un beneficio reale per la comunità e non per pochi”.
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