Home Attualità “La Garitta” della Porta Grande diventa finestra sulla ruralità di Mesagne

“La Garitta” della Porta Grande diventa finestra sulla ruralità di Mesagne

da Redazione
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All’ingresso del centro storico, proprio dove la Porta Grande accoglie e accompagna chi entra e chi esce da Mesagne, prende vita un piccolo presidio di memoria e di futuro. L’ex “Garitta” diventa un infopoint della ruralità, un luogo pensato per raccontare la campagna, i suoi frutti, i suoi riti e la sua anima.

Il Comune di Mesagne ha affidato questo spazio all’associazione culturale Vesta che, in collaborazione con i soci di Mesagnefree, ha dato forma a un progetto semplice ma prezioso. L’idea è costruire una vetrina autentica della ricchezza agricola e naturalistica che da millenni nutre la città e ne forgia l’identità. Un luogo intimo, essenziale, capace di collegare il centro storico alla distesa di campagne che lo circondano. Un progetto condiviso e seguito personalmente da Francesco Lotti, consulente del sindaco per la ristorazione, le feste popolari e le sagre.

All’interno della Garitta gli oggetti della tradizione contadina tornano a raccontare storie, guidati dalla voce esperta del naturalista Franco Bianco, profondo conoscitore del territorio. Lo spazio si trasforma così in un piccolo museo vivo, capace di cambiare con il ritmo delle stagioni. In questi mesi il protagonista è stato il fico, frutto simbolo delle estati pugliesi, con le sue pratiche di raccolta e trasformazione. Ad ottobre arriverà l’uva e la vendemmia, poi l’olio e tutte le altre tappe di un calendario agricolo che scandisce la vita del territorio.

La forza di questo progetto sta nella collaborazione tra due realtà diverse ma complementari. L’associazione Vesta, progetto culturale di QuiMesagne.it, che negli ultimi anni ha animato la città con iniziative culturali come il bookcrossing “LettieRiletti”, e Mesagnefree, con la sua esperienza nell’agricoltura sociale, nelle escursioni paesaggistiche e negli orti urbani. Insieme hanno trasformato uno spazio di misura ridotta in un crocevia di conoscenza e memoria, dove la cultura agricola incontra la curiosità dei cittadini e dei visitatori.

L’infopoint si presenta come punto di riferimento per chi desidera conoscere le contrade, le produzioni tipiche, i valori ambientali e le tradizioni popolari che hanno segnato la storia di Mesagne. È un invito al dialogo tra città e campagna, un rapporto che il tempo moderno rischia di affievolire ma che qui ritrova nuova linfa.

In un’epoca di trasformazioni veloci, “La Garitta” della Porta Grande diventa presidio di lentezza, custode delle stagioni e delle pratiche che hanno nutrito generazioni. Ogni visitatore potrà sostare in questo piccolo spazio, arricchirsi delle conoscenze di Franco Bianco e ritrovare il legame con la terra, con i gesti e i profumi che appartengono alla memoria collettiva.

Nelle prossime settimane l’iniziativa si arricchirà di esperienze aperte a tutti, con visite e attività nelle campagne di Mesagne, pensate per far vivere da vicino la bellezza di un patrimonio che non è soltanto paesaggio ma radice e futuro insieme.

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