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“Per Mesagne” di Cosimo Faggiano

da Redazione

E’ indubbio che Mesagne, negli ultimi decenni, rappresenti perfino a livello nazionale, un esempio mirabile, più unico che raro, di riscatto cittadino e di riconquista di diritti e della “libertà di vivere”. Questo è avvenuto negli ultimi decenni, grazie a un impegno straordinario e sinergico, della politica, delle amministrazioni succedutesi, delle istituzioni tutte, della chiesa, della scuola, delle associazioni e soprattutto, di gran parte dei cittadini. Da tempo, tutti e a tutti i livelli istituzionali, incluso magistratura e forze dell’ordine, stampa locale, provinciale e nazionale, si mostrano molto orgogliosi della nostra Città, rappresentata come isola felice del buon vivere. Ovviamente, ne siamo orgogliosi soprattutto noi cittadini, e lo è giustamente, anche chi per età, per assenza, per convenienza, ignavia, paura o peggio in alcuni casi per connivenza, non partecipava alla lotta aperta contro la criminalità organizzata. Un impegno lungo e difficile, e in alcuni casi eroico, finalizzato a riconquistare la libertà di vivere, partecipazione, sicurezza e legalità, premesse fondamentali per un invidiabile sviluppo socio economico. Negli ultimi tempi però, tutti e a tutti i livelli, siamo ormai abituati solo a gloriarci di far ammirare, la indubbia bellezza della Città, pensando e sbagliando, che le conquiste realizzate, siano ormai irreversibili. Le forze dell’ordine per fortuna, più di tutti noi, sanno che non è così, perché è necessario tenere sempre alta la guardia, e soprattutto, agire senza mai nascondere i problemi, quando e se si evidenziano. 

Non tutti però, hanno pensato e agito così negli ultimi anni. Il successo, ci ha spinti a non considerare, i segnali più o meno grandi e i rischi reali, di possibile recrudescenza dei fenomeni criminali. In tante occasioni, e non da solo, anche all’interno di valutazioni politiche e interventi, ho manifestato preoccupazione per questa apparente tranquillità, unita alla evidente volontà, di sminuire alcune circostanze negative, quasi a voler nascondere la polvere sotto il tappeto. Si è profuso invece, tanto lodevole impegno in apprezzabili iniziative, per far prevalere nella Città, una costante visione “edonistica”, ignorando i ripetuti segnali, di possibile pervasività e rischi di attecchimento di azioni criminose. Infatti in questi ultimi anni, non sono mancati e non mancano purtroppo, notevoli e significativi episodi di gravi reati. Da segnalare in particolare, il traffico e consumo di droga, con alcuni casi di coinvolgimento di locali pubblici, il grave fenomeno dell’usura, furti più frequenti in abitazioni e in zona industriale, truffe agli anziani, episodi di bullismo e risse violente. Fatti gravi e ripetuti, volutamente visti come circostanze rare e marginali, sottovalutati sia a livello amministrativo che dai cittadini. In questo quadro, la cosa più allarmante a mio avviso, è il diffuso coinvolgimento diretto di tanti giovani, addirittura minori, protagonisti più o meno consapevoli dei fatti criminosi. Nonostante tutto questo, è mancato e manca, un rinnovato e costante impegno sinergico della politica, della amministrazione, delle istituzioni tutte, per mantenere sempre alta la consapevolezza e la necessità, di una azione continua e di iniziative, finalizzate a far crescere in tutti, e soprattutto nei giovani, la cultura della legalità, vissuta e praticata ad ogni livello, anche come azione di contrasto alla criminalità. Per fortuna, la presenza consolidata e l’azione costante della Polizia di Stato e dei Carabinieri, il loro impegno anche in iniziative educative svolte nelle scuole, la loro capacità di repressione e controllo del territorio, continua a dare sicurezza ai cittadini.   Ma, come ampiamente noto, è assolutamente importante l’impegno repressivo e la capacità professionale delle forze dell’ordine, ma per garantire e conservare sicurezza e legalità, è richiesto anche l’impegno di tutti, in particolare delle istituzioni cittadine. Ho preso spunto per intervenire, dall’ultima azione criminosa, avvenuta in una villa in zona Manfredonia, un furto davvero grave e preoccupante, sia per le modalità con cui è avvenuto, ma soprattutto, per la presenza in casa della famiglia proprietaria. Dagli abitanti del quartiere, oltre alla manifesta preoccupazione, ho appreso anche della successiva e rassicurante presenza di pattuglie di polizia e dello stesso Commissario Massaro, in perlustrazione nella zona. Presenza e attenzione importanti, perché sono certo che queste azioni delittuose, feriscono anche le forze dell’ordine, perché offuscano la loro costante azione e sono chiamati a un impegno ancora più intenso, per individuare gli autori del crimine e soprattutto, per prevenirne il ripetersi. Credo però, che oltre all’indubbio e costante impegno, e’necessario che anche loro, diano un segnale di allarme e un appello, per non sottovalutare la situazione e per scongiurare rischi di indifferenza e di apatia, insieme al rischio di ritorno alla paura diffusa. Manca infatti la consapevolezza comune della città tutta, che la criminalità purtroppo, come accade ovunque, non è scomparsa, ma certamente adesso, agisce più sotto traccia. Personalmente, non posso affermare, se siamo o no, già in presenza di nuova criminalità organizzata, ma di certo, non si può escludere che i reati, siano tra loro collegati e perfino diretti, da chi agisce nell’ombra. Il problema perciò, è tornato ad avere una dimensione significativa, soprattutto ripeto, per il grave coinvolgimento di tanti giovani e adolescenti. Allora, dobbiamo tornare anche noi a riflettere e ad agire con convinzione, senza preoccuparsi di eventuali critiche, o peggio, di poter essere considerati come coloro che vogliono offuscare l’immagine della città, o di voler offendere cittadini e protagonisti della vita pubblica. Il dovere principale di ognuno di noi, e’ di non perdere “la libertà e la sicurezza” che faticosamente, abbiamo riconquistato. Un dovere prioritario e imprescindibile, per tutti i cittadini, ma anche e in particolare, per chi a livello politico, istituzionale e amministrativo, ha la responsabilità di tutelare queste conquiste, e di dover difendere la città, dal rischio di ritorno alla illegalità diffusa e da tentativi di rigurgiti criminali, comunque mascherati. Peraltro, non possiamo dimenticare che tutto questo, avviene in presenza di una grave e diffusa crisi sociale ed economica, con evidente sofferenza di interi settori produttivi, in particolare, dell’agricoltura abbandonata a se stessa e dell’agroalimentare. Una crisi che accentua la  perdurante mancanza di lavoro e di prospettive, soprattutto per i giovani, costretti ad emigrare o ad essere attratti da illusioni di facili guadagni, inevitabile terreno fertile per attività criminose. La prossima campagna elettorale amministrativa, ci dà l’occasione per guardare in faccia la realtà, di farlo senza infingimenti e senza retorica, per tornare all’impegno, alla riflessione, ma soprattutto, alla capacità della politica, di impegnarsi per garantire sicurezza e legalità, per costruire progetti ed azioni, capaci di stimolare il coinvolgimento e la partecipazione democratica dei Cittadini. Solo questo infatti, può determinare ancora un futuro positivo della nostra Città.

Cosimo Faggiano

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