Venerdì 19 Dicembre è uscito su tutte le piattaforme streaming “Let Go”, l’ultimo brano dei Chromophobia. La band affronta senza filtri uno dei territori più complessi e spesso fraintesi della contemporaneità: la malattia mentale, con un focus profondo su depressione e manie di persecuzione. Non si tratta di una canzone da ascoltare distrattamente, ma di un’esperienza emotiva che trascina l’ascoltatore dentro una mente in lotta con se stessa.
Il testo si muove come un respiro affannoso, spezzato, ripetitivo, proprio come i pensieri intrusivi che caratterizzano gli stati depressivi. Frasi come “It’s so hard to breathe with this weight on me” e “There’s a fog in my mind, it’s growing thick” restituiscono un senso costante di oppressione, di immobilità forzata, dove anche le azioni più semplici diventano sforzi enormi. La sanità mentale non è data per scontata: è qualcosa a cui “aggrapparsi”, con la paura costante di perderla.
La struttura del brano è circolare e ossessiva. I versi si ripetono, cambiano appena, come se la mente fosse intrappolata nello stesso pensiero, incapace di trovare una via d’uscita. È una scelta narrativa potente, che richiama le dinamiche delle manie di persecuzione: l’idea di essere costantemente sommersi, osservati, inghiottiti da “ombre” e “nebbie” interiori che non lasciano scampo.
Il ritornello, ridotto a una sola frase — “Let go” — diventa il cuore pulsante del brano. Non è un invito semplice né liberatorio. Al contrario, è carico di ambiguità: lasciar andare cosa? Il dolore? I ricordi? O forse la resistenza stessa? Nei bridge, la frase “It hurts, but I know I can’t let go” sottolinea il paradosso della depressione: sapere cosa servirebbe per stare meglio, ma non avere la forza di farlo.
Let Go non offre soluzioni facili né redenzioni forzate. I Chromophobia scelgono l’onestà brutale, mostrando quanto sia difficile anche solo “sentire qualcosa”, come recita il terzo verso. È un brano che dà voce a chi spesso resta in silenzio, a chi combatte battaglie invisibili e si sente soffocare senza che nessuno se ne accorga.
In un panorama musicale che spesso semplifica o romanticizza il dolore, Let Go si distingue per la sua cruda autenticità. È una canzone che non consola, ma comprende. E in tempi in cui la salute mentale è ancora un tabù, questo atto di comprensione è, di per sé, un gesto profondamente sociale, politico e umano.
Ascolta: https://orcd.co/chromophobia-let-go
CANALI UFFICIALI:
Sito Web: https://www.chromophobia.it
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/66gq0frZT77OpGYeppAiot
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