Il consigliere comunale con delega alle manutenzioni, Roberto D’Ancona, ci invia una risposta alla domanda provocatoria posta nel titolo di un nostro articolo pubblicato in seguito alla notizia del contributo concesso dalla Regione per il recupero dei rifiuti lasciati da incivili nelle campagne mesagnesi. Una risposta chiara, semplice e frutto di un ragionamento di chi conosce bene il settore e sta lavorando per organizzarlo nel migliore dei modi.
“Arrivano 19000 euro per la raccolta dei rifiuti abbandonati nelle campagne. Basteranno? No! La riposta è semplice. Non basteranno mai finché noi tutti non diventiamo guardiani e protettori dei nostri luoghi e delle nostre finanze. Lo spirito della Regione Puglia di mettere in gioco un milione di euro in questa iniziativa, è proprio quello di far capire ai cittadini che sporcare con questi atti delinquenziali toglie risorse economiche pilotabili per altre cose molto importanti come lo sviluppo economico del territorio o altro ancora.
Ma il danno è solo di questo milione di euro? O si va oltre? Intanto subito collegato alla raccolta dei rifiuti abbandonati vi è il costo legato alla cernita alla differenziazione, che comporta ore ed ore di lavoro, sottratto ad altre attività necessarie alla città (spazzamento etc). Poi c’è quello dell’immagine della nostra Regione/Città, che risulta agli occhi dei turisti e dei concittadini emigrati che rientrano per le vacanze, come di un popolo che non cresce in civiltà ed educazione: terroni eravamo e terroni siamo rimasti , nell’eccezione più negativa del termine.
Ora, la domanda che ci poniamo, come cittadini e come amministratori è questa: perché nelle campagne e non alla piattaforma ecologica? Considerando che è aperta molto tempo e disponibile a ricevere il materiale? Forse perché non sono di Mesagne? In piattaforma ancora non lo chiedono! Perché devono pagare? Non mi risulta! Perché scopriranno che non stanno iscritti all’anagrafe tributaria e quindi sarebbe come auto denunciarsi ? Ad oggi ancora il sistema non lo consente.
In ultimo, banalizzando, chiedo non hanno la.macchina? No perché le discariche abusive ed i rifiuti sono lontano dalla città, in posti anche molto lontani e che difficilmente con tanto materiale ci si arriva a piedi. Allora, asserito ciò, non resta altro che realizzare un identikit di un delinquente imbecille, nella maggior parte dei casi anche “seriale”.
1 – Sicuramente non paga le tasse ( e se la gode sapendo che gli altri pagano i servizi che lui comunque usufruisce ) .
2 – Arrabbiato con la società per la sua condizione sociale e quindi in diritto (forse dovere) di fare ciò che fa.
3 – ignorante perche “ignora” e non sa del comfort senza rischio che avrebbe andando in discarica.
Qualcosa, sul fronte della sorveglianza del territorio, sta cambiando! Finalmente arrivano le denunce da parte di onesti cittadini, che non ce la fanno più; arrivano filmati ( un telefonino una telecamera) di questi idioti. Inoltre stiamo aumentando le risorse destinate a telecamere ed aziende che effettuano questi servizi di spionaggio; maggiori indagini legate da ristrutturazioni edilizie ed abbandono di rifiuti riconducibili; controllo dei formulari dei cantieri presenti in città.
Comunque, dopo circa due anni di lavoro forte tra gli uffici, i vigili urbani, le squadre esterne del Comune e la ditta della raccolta, lavoro nascosto e non visibile nell’immediato, ma fatto di continui rapporti con altri enti, ricerca di risorse, studio di strategie, il sistema Cominci ad andare a regime. Escono i finanziamenti e noi abbiamo già documentazione pronta che attesti che il territorio è monitorato. Continue pressioni sull’Arneo per i lavori di loro competenza, etc
Come indirizzo politico, il sindaco Molfetta, ha avuto mandato dalla sua maggioranza, di avviare percorsi di premialità per i più diligenti e di repressione dura per chi invece va nella direzione opposta. Per ora un sincero grazie, da parte mia a chi denuncia, a chi differenzia, a chi non butta carte per la strada, a chi non riempie i cestini per strada con rifiuti non da passeggio, a chi addirittura la raccoglie dalla strada o dalla campagna e la porta in discarica. Ma un grazie anche a tutte le donne e gli uomini, che sia dagli uffici che dalla strada e nelle campagne, ci mette la passione per far bene alla nostra Mesagne. Un sentito Grazie anche ai vigili urbani, in prima linea su questo fronte caldo, sempre pronti a metterci la faccia. Grazie davvero” Roberto D’Ancona
1 commento
Egr. Consigliere, sono un amante della bicicletta e spesso esco fuori città per godermi la natura e l’aria pulita. Non può immaginare il mio disgusto,rabbia, frustrazione nel vedere lo scempio presente nelle campagne. Cercherò di dare una mia analisi in modo sintetico, ci sarebbero tante cose da dire e concetti da sviluppare. I rifiuti che vedo sono: ingombranti, sacchi di spazzatura paradossalmente già differenziata (solo indumenti, solo plastica, vetro,ecc), materiale edile di risulta, spazzatura di dettaglio (singole bottiglie di vetro, plastica, cartoni di pizza, ecc).Inserisco anche un altro tipo di rifiuto, il materiale usato dagli agricoltori, cioè cassette di polistirolo, vecchi tubi di irrigazione. Chi sono i responsabili? Persone socialmente e culturalmente ignoranti, che semplicemente se ne fregano delle regole e del loro territorio. Sporca il runner che porta con sè la bottiglia di acqua o gatorade e poi la butta sul ciglio della strada (ce ne sono a decine!), sporca l’agricoltore che brucia, anziché smaltire, le cassette di polistirolo e i tubi di irrigazione ormai inutilizzabili oppure che macina i sacchi di spazzatura sotto le ruote del trattore anziché raccoglierli. Sporca chi lavora in nero e smaltisce in campagna mattonelle, intonaci, cartongesso o amianto, sporca chi è incivile o ignorante (non è capace di differenziare, di ricordare i giorni e gli orari di conferimento, non conosce e non sa trovare il numero di telefono per il ritiro degli ingombranti). Con il porta a porta è stata tolta la libertà a ciascuno di buttare i rifiuti quando,come è dove (i vecchi cassonetti) vuole e ciascuno ha dovuto imparare dall’oggi al domani come differenziare, i giorni, l’ora, le modalità per le varie casistiche di rifiuto. Troppo difficile e oneroso per gli anziani, per gli ignoranti, per gli incivili. Soluzioni? Sanzionare con il massimo valore economico i trasgressori, installare più telecamere; fare informazione diffusa nelle scuole di ogni ordine e grado (Comune e scuole trovino il modo per far svolgere agli alunni qualche ora di educazione civica-ambientale con progetti tematici, ecc), in modo che i ragazzi “educhino” i genitori; nelle zone bonificate mettere cartelli con indicazione concisa e chiara di non sporcare, del costo gravato sulla cittadinanza, dell’ubicazione dell’isola ecologica con orari di apertura e telefono per smaltimento gratuito e a domicilio degli ingombranti; manifesti per la città con le foto dei rifiuti abbandonati nelle campagne con le stesse indicazioni utili dei cartelli citati prima (vedi sopra); educazione degli agricoltori a smaltire e pulire le loro terre,non arare i rifiuti e non bruciare la plastica, con il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Per ultimo, ma importantissimo, potenziare in termini di ore e giorni disponibili l’isola ecologica e/o di raccolta porta a porta, è auspicabile che il Comune metta in cantiere una seconda isola e che migliori la gestione di quella già esistente, i sacchi di spazzatura già differenziata ma buttati in campagna sono il segno anche che qualcosa nel servizio di raccolta non abbia funzionato a dovere.
Commenti chiusi.